Junior Cally a Sanremo, Faccani contro. "E’ pornografia e sessismo. Si fa pubblicità"

Intervista all'ex voce dei Matia Bazar "Mi fa schifo con tutto quello che succede nel mondo, dov’è finita la poesia?"

Roberta Faccani partecipò al festival di Sanremo con i Matia Bazar

Roberta Faccani partecipò al festival di Sanremo con i Matia Bazar

Ancona, 21 gennaio 2020 - "Junior Cally? Non sapevo della sua esistenza". Una frase che potrebbe essere sottoscritta da molti. A pronunciarla è la cantante (e cantautrice) Roberta Faccani, ex voce dei Matia Bazar, che il mondo della musica italiana, Sanremo compreso, lo conosce molto bene. L’esistenza di Junior Cally ora è nota a molti. E proprio qui sta il punto: "Il suo è un modo per farsi pubblicità – osserva Faccani – E’ un lavoro di marketing. Giova solo a lui. Anche io in questo momento sto facendo pubblicità a chi non lo merita".

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Perché, è facile intuire, la canzone al centro delle polemiche non le piace. "Ma come si fa a proporre una cosa del genere? A parte il fatto che il testo è illeggibile. Questa è la vera pornografia. E’ violenza, è incitazione alla violenza. E’ sessismo, è l’invito a trattare la donna come un oggetto. Posso dirlo? Mi fa schifo. Con quello che succede nel mondo, dove ogni due ore una donna viene ammazzata, stuprata e vilipesa, questo Junior Cally non dà certo il buon esempio. Chi sta a Sanremo dovrebbe sentirsi offeso. Lui invece sarà contento. Basta che se ne parli". Uno ‘sfregio’ al festival? "Ma parliamo di poesia, parliamo di cosa dovrebbe esserci a Sanremo. Al centro di tutto dovrebbe esserci la canzone, con dei contenuti. C’è un regolamento che proibisce di usare frasi volgari o violente. Sanremo ogni anno è lo specchio dell’Italia". Ma secondo lei perché si è alzato un polverone del genere? "Perché oggi è un momento in cui non si possono più dire certe cose. La gente non sta più zitta. Di violenza si parla tantissimo, mentre in passato non c’era questa continua attenzione. Ci svegliamo adesso perché il mondo è zeppo di violenza, in casa come al lavoro. Junior Cally ha scelto il momento meno adatto. Ma non è l’unico, adesso come in passato". Ci sono altri esempi del genere? "Quarant’anni fa Vasco Rossi cantava ‘è andata a casa con il negro, la troia’. Ma Vasco è figo, è un grande, quindi va bene che folle oceaniche ripetano queste parole. Perché lui sì e Junior Cally no? E Marco Masini, che in ‘Bella stronza’ canta ‘Mi verrebbe di strapparti quei vestiti da puttana e tenerti a gambe aperte finché viene domattina’? E ‘Yolandi’ di Skioffi, rapper di ‘Amici’? (Faccani cita alcuni ‘versi’ del brano, che però non riportiamo. Basti dire che in confronto quello di Junior Cally è un brano per educande, ndr )". Nel corso della sua carriera ha dovuto fare i conti con il sessismo? "Sì. Se sei una donna gli uomini cercano di farti passare per meno intelligente di loro. Tendono a fregarti, perché pensano ‘tanto non capisce’. Se sei bella vuol dire che sei anche scema. Se alzi la testa ti boicottano".