Morto Michele Scarponi, una vita per il ciclismo

La carriera: vinse il Giro d'Italia nel 2011 dopo la squalifica di Contador. Nel 2009 trionfò alla Tirreno-Adriatico

Michele Scarponi, morto a 37 anni (foto Ansa)

Michele Scarponi, morto a 37 anni (foto Ansa)

Ancona, 22 aprile 2017 - Il ciclista Michele Scarponi è morto in un incidente mentre si stava allenando, questa mattina, a Filottrano (Ancona), aveva 37 anni e gareggiava per L'Astana. Era nato il 25 settembre 1979 a Jesi ed era soprannominato 'l'Aquila di Filottrano' per le sue abilità di scalatore. 

Professionista dal 2002, aveva vinto nel 2009 la Tirreno-Adriatico e nel 2011 il Giro d'Italia (tre volte è arrivato quarto) grazie alla squalifica per doping dello spagnolo Alberto Contador. L'ultimo suo successo risale al 2013 quando si è aggiudicato il Gp Costa degli Etruschi. Scarponi era stato nominato capitano dell'Astana per il prossimo Giro d'Italia, al via il 5 maggio, per il forfait di Fabio Aru.

Ha anche fatto parte della nazionale italiana prendendo parte a due Mondiali prof (Mendrisio 2009 ritirato e Toscana 2013 arrivato 16esimo).

Dopo alcuni anni tra i dilettanti, nel 2002 comincia la sua vita da professionista con l'Acqua & Sapone-Cantina Tollo, squadra di Mario Cipollini, debuttando tra i professionisti e ottenendo subito una vittoria di tappa nella Settimana Ciclistica Lombarda. L'anno dopo, con la Domina Vacanze-Elitron, riesce a mettersi in luce soprattutto nelle classiche di primavera con vari piazzamenti (settimo all'Amstel Gold Race, quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi), e così pure nel 2004, quando si aggiudicò la Settimana Ciclistica Lombarda e la storica Corsa della Pace.

Nel 2005 il trasferimento in Spagna, alla Liberty Seguros di Manolo Saiz (12esimo alla Vuelta), poi l'anno successivo con tutta la squadra rimane coinvolto nella Operación Puerto che gli procurò 18 mesi di stop per per violazione dell'articolo 2.2 del codice WADA ("uso o tentato uso di metodo vietato"). Il rientro dopo questo stop avviene con la squadra di Gianni Savio, la Serramenti PVC Diquigiovanni, con cui vince la Tirreno-Adriatico edizione 2009.

Quarto al Giro del 2010 vinto da Basso, secondo al Lombardia nello stesso anno battuto da Gilbert, quindi nel 2011 il passaggio alla Lampre di Beppe Saronni con cui si piazza secondo al Giro dietro Contador e davanti a Vincenzo Nibali.

In seguito alla squalifica di Contador per positività al clenbuterolo conquistò a tavolino la vittoria finale della corsa rosa e la Coppa del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. Quarto al Giro nel 2012 ed anche nel 2013, quindi il passaggio all'Astana di Vincenzo Nibali. Dopo aver concluso il Giro del Trentino all'ottavo posto, partecipa al Giro d'Italia 2014 con gradi di capitano ma è costretto al ritiro per una caduta. Successivamente gareggia al Tour de France 2014 e al Giro d'Italia 2016 come gregario di Nibali, contribuendo al successo finale del messinese.

L'ultimo successo di Scarponi, risale a pochissimi giorni fa. Lunedì scorso l'atleta dell'Astana aveva vinto la prima tappa del Tour of the Alps, la gara ciclistica transfrontaliera nata quest'anno dal Giro del Trentino, disputata in Austria da Kufstein ad Innsbruck. Sullo strappo finale di Hungerburg, a 848 metri di quota, Scarponi aveva regolato in volata un gruppetto formato da Thomas, Pinot, Formolo e Pozzovivo. Proprio ieri Scarponi aveva concluso il Tour of the Alps in quarta posizione.  Era tornato da questa corsa e stamattina il fatale incidente.