Ancona, bagno d’amore

Sesta in classifica e per numero di tifosi. In casa c’è entusiasmo

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di Giuseppe Poli

C’è un sesto posto da difendere nell’ultimo derby di Pesaro, poi ci saranno i playoff, e per l’Ancona il pubblico sembra destinato a continuare a recitare un ruolo di primo piano. Mentre i tifosi biancorossi organizzano la trasferta di Pesaro - biglietti su Vivaticket e 588 posti disponibili - ecco i numeri del pubblico dorico: squadra sesta in classifica, nel girone, e sesta anche per media spettatori in casa, dopo 19 partite giocate al Del Conero. Sesta con una media di 2109 spettatori a match (fonte: Transfermarkt, ndr), dietro alla Reggiana (media 4628), al Modena (4615), al Cesena (4427), al Pescara (2432), e anche al Siena (2260) che nonostante una brutta posizione in classifica, vanta molti abbonati. Oltre duemilacento spettatori a partita in una stagione in cui l’Ancona è partita dai 1400 della prima gara con l’Olbia, per toccare il massimo a ottobre con i 3389 nel derby con la Fermana, toccare anche il minimo storico con 812 spettatori di mercoledì pomeriggio contro il Grosseto e concludere con i 2293 dell’ultima partita contro il Teramo. Una media che premia l’andamento della squadra di Colavitto nonché il ritorno dell’Ancona nel calcio professionistico: i 2109 spettatori in media di quest’anno, infatti, sono più dei 1663 medi della stagione del fallimento, quella del 201617, ma più anche dei 2076 dell’anno 201516, nonché più dei 1846 dell’anno precedente, anche se non hanno nulla a che vedere con la media spettatori dell’ultimo anno di serie B, il 200910, in cui al Del Conero ci furono 5551 spettatori a partita.

Pubblico dodicesimo uomo in campo per l’Ancona come per le cinque società che la precedono, quest’anno, nel girone B. Al nord, nel girone A, non c’è confronto: la prima squadra per pubblico, quest’anno, è il Padova, con una media di 1754 spettatori, mentre al sud è un bagno di folla, con il Bari a quota 9753 spettatori in media a partita, Palermo con 5758, Foggia con 3824, Avellino con 2800, Taranto con 2783. Il dato di Ancona e del suo Del Conero con oltre duemilacento spettatori a partita, comunque, è un termometro della ritrovata passione dorica per il calcio. Grazie alla squadra di Colavitto, alla simpatia che ha saputo riscuotere, al calcio offensivo e divertente che pratica o che comunque cerca sempre di praticare, grazie alla gestione della società dorica.

Dopo il derby di Pesaro, in cui il pubblico anconetano farà sentire ancora una volta la sua voce, ci saranno i playoff e l’Ancona giocherà sicuramente in casa la prima partita, ma è possibile che ne giochi anche altre. Da sesta in classifica affronterebbe la nona, che al momento sarebbe la Carrarese, da settima l’ottava, che sarebbe la Lucchese. Si giocherà nel pomeriggio del primo maggio allo stadio Del Conero e il pubblico anconetano ancora una volta potrà recitare un ruolo di primo piano nel trascinare i ragazzi di Colavitto verso nuovi traguardi. Se l’Ancona passerà il turno giocherà nuovamente in casa solo se si troverà di fronte un’altra squadra classificata alle sue spalle al termine della stagione regolare, o se approderà alla fase nazionale.