Ancona, che combini? Difesa sotto accusa

A Pontedera i biancorossi hanno lasciato due punti sul campo, rischiando persino di perdere: cedimento fisico o mentale?

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Quelli di Pontedera sono due punti lasciati sul campo del Mannucci, questo è fuori discussione. Un’Ancona double-face, in vantaggio di due gol alla fine del primo tempo, s’è fatta riacciuffare nella ripresa, rischiando anche di perdere la partita se non ci fossero state le parate di Perucchini. La metamorfosi della squadra di Colavitto nel secondo tempo è giunta tanto inattesa quanto incomprensibile, inattesa come la reazione degli avversari.

Alcuni sostenitori locali, a fine primo tempo in tribuna, ironizzavano: "Lo scorso anno dopo 45’ ne avevamo già presi quattro, quest’anno solo due, stiamo migliorando". Questo giusto per misurare quanto aveva fatto vedere e concretizzato l’Ancona nel primo tempo rispetto ai granata e quali erano le aspettative del pubblico presente allo stadio per il secondo tempo. Poi nella ripresa la crisi e l’involuzione: due gol del Pontedera nel giro di dieci minuti e tutto da rifare, anzi no, perché nell’ultima mezz’ora più relativo recupero i dorici hanno fatto poco e sono stati più i toscani ad andare vicini alla rete della vittoria di quanto non abbia fatto l’Ancona, che s’è avvicinata al gol con una traversa scheggiata da Moretti con un tiro-cross.

Cedimento fisico o mentale, calo di concentrazione o che altro? Difficile anche per Gianluca Colavitto, nel dopopartita, capire e dare una risposta a prestazione dei suoi nella ripresa.

La difesa che non argina più, il centrocampo che non filtra e non costruisce, l’attacco che non conclude, zero ripartenze, neanche dopo gli innesti di giocatori freschi.

Se nel primo tempo le azioni pericolose e i gol sono stati, infatti, tutti di marca anconetana, nella ripresa la partita l’ha fatta il Pontedera, mentre l’Ancona s’è sciolta al sole in modo incomprensibile. Colavitto chiama in causa il "carattere" e sabato parlava di "coscienza di squadra": magari quello di Pontedera è solo un incidente di percorso.

In questi due giorni l’Ancona - che è tornata in campo ieri mattina per il primo allenamento settimanale - dovrà guardare soprattutto dentro se stessa per ritrovare quelle convinzioni e quelle certezze necessarie per affrontare nel giro di una settimana, e sempre davanti ai suoi tifosi, prima il Fiorenzuola (domani si gioca al Del Conero alle 18i) e poi il Gubbio (domenica alle 14.30).

Una curiosità: l’Ancona in classifica, tredicesima, è l’unica squadra a 2 punti, la sola, infatti, ad aver pareggiato le prime due partite di campionato. Il Fiorenzuola prossimo avversario finora ha vinto la partita d’esordio 1-0 con la Fermana e perso domenica scorsa 1-0 a Pesaro. Intanto la Reggiana ha perso a Siena, un indizio del fatto che questo inizio di stagione sta mescolando le carte di un torneo ancora tutto da decifrare.

Giuseppe Poli