Ancona decimata a Chiavari Ma ci sarà il patron Tiong

Mano pesante del giudice: tre giornate di squalifica per Mondonico e una per Colavitto

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Ci sarà anche il patron Tony Tiong ad assistere all’incontro dell’Ancona a Chiavari domenica prossima alle 14.30: il patron biancorosso si fermerà in Italia per una settimana circa e dovrebbe, dunque, assistere anche alla successiva partita in casa, quella contro la Lucchese fissata al Del Conero per sabato 29 ottobre. Peccato Tiong troverà una squadra decimata dal giudice sportivo: l’Ancona, infatti, sarà priva di Mondonico, che ha rimediato tre giornate di squalifica per il rosso diretto ricevuto insieme a Bellodi dell’Olbia (la società valuta il ricorso), ma sarà priva anche del tecnico Gianluca Colavitto, incappato nel primo rosso della sua carriera da allenatore professionista. Al suo posto in panchina guiderà la squadra il suo secondo, Marco Noviello. Il giudice sportivo anche stavolta ha usato la mano pesante con l’Ancona: le tre giornate di squalifica a Mondonico, infatti, sono motivate dal fatto di "avere, al 45° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario in quanto, a gioco fermo, lo colpiva con uno schiaffo. Misura della sanzione in applicazione dell’art 38 Cgs, valutate le modalità complessive della condotta e considerato, da una parte, la delicatezza della parte del corpo dell’avversario attinta dal colpo e il fatto che la condotta è stata perpetrata a gioco fermo e, dall’altra, che non si sono verificate conseguenze dannose a carico dell’avversario".

Ma c’è di più: mille euro di multa all’Ancona "per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori presenti nel settore loro riservato integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato all’interno del recinto di gioco al 22° minuto circa del primo tempo un bastone verso un dirigente delle Forze dell’Ordine".

Non basta, perché c’è anche la squalifica a Gianluca Colavitto per un turno, "per avere, al 48° minuto del secondo tempo, tenuto un comportamento non corretto in quanto, entrava sul terreno di gioco per circa 30 metri per dissentire nei confronti di una decisione arbitrale", squalifica per un turno e ammenda di 500 euro anche ad Alberto Virgili e per Gerardo Fiorillo con la medesima motivazione: "per avere, al 45° minuto del secondo tempo, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’arbitro, in quanto protestava veementemente per dissentire nei confronti di una sua decisione". Squalificato per un turno con 500 euro di ammenda anche al massaggiatore Gianmarco Capitani: "per avere, al 33° minuto del primo tempo, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’arbitro, in quanto protestava veementemente per dissentire nei confronti di una sua decisione".

g.p.