
L’imprenditore cinematografico Alessandro Di Paolo con Boateng
I due soci dell’Ancona si incontreranno la prossima settimana, probabilmente in un consiglio direttivo ancora da convocare, e in quell’occasione Polci e Manciola chiariranno con patron Marconi la posizione di Alessandro Di Paolo, l’imprenditore romano che da almeno un mese sta aspettando di poter investire nella società per diventarne il socio di maggioranza. Nel frattempo, dunque tra oggi e domenica, Polci e soci si recheranno a Roma per incontrare lo stesso Di Paolo.
Sempre che non sia già troppo tardi. Mentre, infatti, ci sono realtà come il Teramo che ufficializzano l’ex dorico Francesco Micciola nel ruolo di nuovo direttore sportivo, e dunque che si muovono in anticipo sulla conclusione della stagione – anche L’Aquila sta cominciando a programmare il suo futuro –, l’Ancona resta alla finestra, ad aspettare chiarimenti e rassicurazioni che alla lunga potrebbero finire per disincentivare il potenziale acquirente. Marconi sarebbe intenzionato a fare un passo indietro, forse a restare come sponsor, ma prima di dichiarare ufficialmente che è pronto a cedere il testimone, vorrebbe vederci chiaro con Alessandro Di Paolo. Ma questo ulteriore passaggio, che allunga nuovamente i tempi per una possibile conclusione positiva della trattativa portata dalla sponda Polci, potrebbe essere pericoloso. Prima il summit tra Marconi, Recchi ed Egidi di mercoledì scorso, poi il direttivo che sarà fissato per la prossima settimana: l’Ancona sembra non avere fretta, ma è chiaro che in un periodo in cui tante altre squadre di serie D si stanno muovendo in direzione della prossima stagione, perdere tempo non aiuta: Di Paolo potrebbe finire per indirizzare il suo interesse verso un’altra piazza, sempre che già non l’abbia fatto. Se da un lato Stefano Marconi sembra deciso a cedere il controllo della società, dall’altro sembra preoccuparsi soprattutto di avere delle garanzie.
Per l’Ancona, sicuramente, ma anche per se stesso: vorrebbe cioè capire se Di Paolo sarebbe disposto a incaricarsi di versare nelle casse societarie gli importi che mancano per concludere in pareggio la stagione. Non sono dettagli, certamente, ma in questo momento è il confronto con lo stesso Di Paolo l’aspetto più urgente per poter portare a buon fine la trattativa. Perdere ancora tempo, insomma, potrebbe essere estremamente deleterio e l’Ancona potrebbe finire per scivolare sulla classica buccia di banana. Con circa trecentomila euro da versare nelle casse societarie per far fronte alle ultime mensilità di questo campionato e alle fatture non pagate, vedere sfumare l’unica trattativa vera che la società – o meglio la sponda Polci – è riuscita a trovare in questi mesi, potrebbe finire per avere gravi conseguenze. Per fortuna ci sarebbe sempre la pista Silvetti, che tra l’altro è quella che si augurano molti tifosi, in aperta contestazione con la proprietà: peccato che quella pista, già ampiamente sondata dal sindaco in queste ultime settimane – è un gruppo imprenditoriale del settore turismo e tempo libero intenzionato a investire nel capoluogo –, potrà concretizzarsi solo se e quando Marconi e Polci saliranno a Palazzo decisi a chiedere aiuto al sindaco. Solo allora Silvetti potrà prendere in mano la situazione. Lo scenario potrebbe essere questo: il gruppo che ha interloquito con Silvetti farebbe un’operazione immobiliare sul terreno che dovrebbe diventare centro sportivo e investire in altre strutture ad Ancona, Di Paolo dovrebbe occuparsi dell’area sportiva e tecnica. Ma intanto le settimane passano e l’Ancona resta a guardare quello che fanno gli altri.
Giuseppe Poli
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