Ancona, la squadra è al completo. Colavitto vuole subito il riscatto

Il mister vuole riprendere il percorso positivo dopo la sconfitta con la Torres. All’appello manca D’Eramo.

Ancona, la squadra è al completo. Colavitto vuole subito il riscatto
Ancona, la squadra è al completo. Colavitto vuole subito il riscatto

Prosegue la marcia di avvicinamento dell’Ancona al derby di sabato contro la Recanatese: come già scritto ieri su queste colonne, il gruppo a disposizione di mister Colavitto è pressoché completo, con la sola eccezione di Michael D’Eramo, che prosegue nel suo programma personalizzato. In casa biancorossa c’è grande voglia di riscattare la sconfitta contro la capolista Torres e riprendere la marcia, ma soprattutto la volontà di vendicare quel 4-0 dello scorso aprile che ancora sanguina: al Tubaldi, nel corso dell’ultima giornata di campionato, i giallorossi rifilarono un sonoro poker alla squadra allenata allora da Marco Donadel, sfoderando una delle peggiori prestazioni degli ultimi mesi. Ma è bene resettare il passato e concentrarsi esclusivamente sulla sfida che verrà: la classifica, oggi, racconta di una Recanatese straripante e al quinto posto, con cinque lunghezze di vantaggio sull’Ancona: una situazione impensabile, fino alla scorsa estate, per la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori.

Tutti tranne Giovanni Pagliari e il suo gruppo, che dopo qualche incertezza iniziale hanno macinato risultati accompagnati da prestazioni convincenti, che hanno portato la squadra in piena zona playoff. Insomma, dimentichiamoci della formazione che l’anno scorso si presentò il 18 dicembre al Del Conero con semplici velleità di salvezza: allora si trattava di una new entry che stava gradualmente prendendo confidenza con il campionato, ma quest’anno la Recanatese appare molto più rodata e con gli ingranaggi ben collaudati. Ad Ancona lo sanno bene ed è proprio per questo motivo che Colavitto sta martellando a dovere il suo gruppo, per tenere sempre alta la soglia di concentrazione.

Arrivati a questo punto del campionato, non ci si può più concedere il lusso di incappare in un passo falso, né da una parte, né dall’altra. La strada intrapresa dal ritorno di Colavitto in panchina è quella giusta: bisognava innanzitutto ritrovare i risultati, ma soprattutto un gioco che era venuto meno sotto la guida di Donadel, oltre a far divertire la tifoseria. Il tecnico di Pozzuoli sta riuscendo nell’intento, ma è chiaro che è indispensabile trovare innanzitutto continuità di risultati. Va bene interpretare il ko di Sassari come il classico incidente di percorso, ma è altrettanto vero che, come sottolineato più volte da tecnico e giocatori subito dopo la sconfitta, vanno analizzati gli aspetti positivi e quelli che hanno funzionato meno.

Di positivo c’è che sicuramente l’Ancona ha dato del filo da torcere alla prima della classe per quasi tutto il primo tempo, senza rischiare grossi pericoli; nella ripresa, i dorici, forse in debito d’ossigeno, hanno allentato la presa, dando modo alla Torres di prendere coraggio e di trovare il gol decisivo. Se è vero che le sconfitte aiutano a crescere, questo è il momento giusto per dimostrarlo.

g. m.