Ancona, Micciola-Colavitto abituati alle rivoluzioni

Era successo la scorsa stagione e accadrà anche quest’anno, la rosa sarà rifondata di nuovo sotto le indicazioni del ds e del mister

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Ricostruire, se non rivoluzionare, adattando la squadra alle esigenze crescenti e agli obiettivi nuovi. L’Ancona Matelica 2.0 sarà praticamente del tutto nuova rispetto a quella che ha terminato una ventina di giorni fa la propria stagione al primo turno dei playoff. Un colpo di spugna quasi totale quello messo in atto dalla società biancorossa. Non una novità però. Almeno per quanto riguarda il duo Micciola-Colavitto, non a caso confermato anche per il prossimo anno. Direttore sportivo e allenatore lavorano in simbiosi e hanno già apparecchiato la strategia per la costruzione della rosa 202223. Tanti addii, altrettanti i fine prestiti, poche le conferme. Risuona ancora la delusione mista a rabbia di Andrea Delcarro il capitano morale, per buona parte del campionato anche sul campo, che ha affidato ai social le sue emozioni dopo aver appreso di non far parte del prossimo progetto dorico. I tifosi si sono già divisi, perché l’8 si è preso leadership costruendo anche empatia con la piazza. Tra gol decisivi, come quelli al Siena, e tatuaggi dal forte sentiment anconetano.

Però Micciola e Colavitto lavorano di testa e non di pancia; con oggettiva lucidità e senza lasciarsi influenzare dalle emozioni. In realtà era già accaduto durante la scorsa estate.

Della cenerentola Matelica, che chiuse ottava ed estromessa più dal Covid che dal Renate al turno nazionale dei playoff, sono rimasti soltanto cinque superstiti nel trasloco ad Ancona: Vitali, Tofanari, Di Renzo, Ruani e Moretti. A cui si aggiunse Maurizii, di nuovo in prestito dall’Ascoli. Una manciata di calciatori, un manipolo, non di più. Idem oggi. Delcarro come anticipato, ma Micciola ha già spiegato che non rientrano nei piani anche Tofanari, Noce e Gasperi. Faranno rientro alle rispettive case madri Iannoni (Salernitana), Masetti (Pisa), Del Sole (Juve U23), Maurizii (Ascoli), Palesi (Olbia) e Sabattini (Sampdoria). Indiziati a restare chi ha un contratto ancora in essere anche per la prossima stagione come Moretti, Avella, Papa, D’Eramo e i pezzi pregiati Faggioli e il capocannoniere del girone B Rolfini. Discorso a parte per questi ultimi due sui quali sono aperti gli occhi di diverse società anche di B.

Se dovessero arrivare offerte golose, il club li lascerà partire; contento, altrimenti, di tenerseli stretti. In antitesi con quanto avvenne un anno fa, quando il tridente delle meraviglie Leonetti-Moretti-Volpicelli fu smembrato, almeno per due terzi, e ricostruito. Al momento infatti Faggioli e Rolfini, oltre a Sereni con cui in ballo c’è un discorso aperto per la conferma (e Moretti) sarebbero a disposizione di Colavitto. Insomma mister e ds sono abituati a ricostruire e ricominciare. Lo hanno già fatto da Matelica ad Ancona e adesso dall’Ancona Matelica all’Ancona di Tiong. Più ambiziosa e per la quale serve un necessario upgrade. "Vogliamo costruire una squadra più forte" è la missione sul mercato di Micciola. Senza indugi, né sentimentalismi. Piuttosto idee chiare e razionalità nell’analisi e nelle scelte.

Andrea Fiano