"Ancona sei forte, attenzione alla Recanatese"

L’allenatore degli avversari Alessandrini: "Risultati altalenanti, ma i biancorossi sono una squadra da prima fascia. Colavitto lavora bene"

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"Ancona più forte, ma occhio alla Recanatese": parola di Marco Alessandrini, esperto allenatore con un lungo passato in Serie C, nonché doppio ex della sfida di sabato e reduce dall’esperienza sulla panchina della Pistoiese nella seconda parte della scorsa stagione (a febbraio sbancò il capoluogo con un secco 0-3). C’era infatti lui alla guida dei dorici nella stagione 2005-06 in Serie C2, mentre a cavallo tra il 2017 e il 2019 ha allenato con ottimi risultati i leopardiani in Serie D. La gara del Del Conero, insomma, lo riguarda da vicino e lui la seguirà con particolare attenzione: "Riaffiorano dei ricordi di due società che ho allenato e a cui sono legato, come lo sono a tutte le squadre che ho guidato. Allenare Ancona credo che sia prestigioso per ogni allenatore, mentre la Recanatese l’ho allenata in un momento evolutivo, sia come società che come squadra. Subentrai a dicembre con la squadra in zona retrocessione e poi riuscii a salvarla senza play-out; fu in quel momento che capii che la società poteva fare il passo verso il professionismo. Tesi che poi venne confermata l’anno successivo, quando arrivammo terzi dietro Cesena e Matelica, perdendo la finale play-off contro quest’ultima. Era un campionato difficile, nel quale ci togliemmo anche la soddisfazione di battere entrambe". Non può quindi mancare un suo parere sul campionato disputato finora dai dorici: "E’ normale che tutti si aspettavano di più, ma i campionati terminano a maggio. In questo momento è in una fase di risultati altalenanti, che non le permette di avere quella continuità che una piazza come Ancona merita. I biancorossi sono una squadra da prima fascia, offensiva e propositiva, che rispecchia le idee di Colavitto. In questo momento è difficile valutare questa alternanza di risultati, solo l’allenatore lo può spiegare. Quello che si capisce dall’esterno è che è una formazione che se la gioca con tutte e alla fine sono convinto che il lavoro paghi, perché in questi anni Colavitto e Micciola hanno lavorato molto bene". C’è invece un po’ della sua impronta nel processo di scalata della Recanatese verso il professionismo, considerata la mentalità vincente che Alessandrini ha inculcato nell’ambiente leopardiano ormai quattro anni fa: "In questi anni è cresciuta in mentalità e organizzazione, come volevano gli stessi dirigente, a partire dal presidente Guzzini fino ad arrivare al vice Camilletti e al direttore Cianni. Non è lì per caso, negli anni è migliorata un passo alla volta e quest’anno si trova meritatamente in Serie C. Sono convinto che possa salvarsi, perché sta dimostrando ogni domenica di potersela giocare con chiunque, basti vedere la vittoria in casa del Gubbio".

Gianmarco Minossi