
Con la vittoria più bella e sospirata, quella di Cagliari, la Basket Girls conquista la sospirata e meritata salvezza in serie A2. La squadra di Luca Piccionne tiene in mano garadue e resiste agli urti del Cus Cagliari che rimane sempre a contatto ma non riesce mai a piazzare il colpo di reni per il sorpasso. Le ragazze di coach Piccionne mostrano tutta la loro solidità nella difficile trasferta e nel sofferto finale, arrivando a conquistare e festeggiare la permanenza nella categoria. Decisiva nell’ultimo quarto la prova di Ludovica Albanelli e la compattezza difensiva della squadra, come spiega proprio Luca Piccionne: "E’ stata una partita che abbiamo condotto per 35’, di fatto subito avanti, anche sul +10, ma ogni volta venivamo ripresi per sbavature e disattenzioni o perché loro facevano qualcosa di buono. Ma al 35’ eravamo pari. E lì sono stati tre canestri consecutivi di Albanelli che ci hanno dato il break decisivo e irrecuperabile". Piccionne analizza quindi la stagione: "La prima parte è stata molto complicata ma non posso dare un giudizio, visto che non ero io l’allenatore. Poi c’è stato un periodo di interregno dannoso in cui la società ha impiegato un paio di settimane per decidere, e io un’altra, periodo in cui abbiamo perso due partite che ci potevano stare ma una con Roseto che in quel momento, prima di Natale, ci ha fatto scendere al penultimo posto rischiando addirittura la retrocessione diretta. Poi ho accettato e preso la squadra dopo l’Epifania, abbiamo vinto sette partite nel girone di ritorno, più le due di playout, alla fine quattro mesi positivi, ma anche l’annata in sé visto che l’obiettivo era quello di salvarci". Non ha mai pensato di non farcela, Luca Piccionne, e spiega perché: "La squadra che avevo costruito io era competitiva e lo ha dimostrato, poi. Al primo allenamento che ho fatto ho subito visto negli occhi delle ragazze la voglia di fare bene, ero certo che mi avrebbero seguito". Guardando al futuro Piccionne conclude: "Sono uno dei fondatori della Basket Girls che è una parte importante della mia vita e avrà sempre la precedenza, ci siederemo ne parleremo. Mio figlio ormai è grande (e gioca con la Luciana Mosconi, ndr), in passato ho rinunciato a tante cose per stargli vicino, e anche lui è bravo e potrebbe lasciare Ancona. Quindi non do per scontato di restare qui anche se, ripeto, la Basket Girls sarà la prima società con cui mi metterò seduto a parlare".
g.p.