Ancona, 21 luglio 2011 - "FINALMENTE È FATTA, non ne potevo più di aspettare". Simone David scalpita da giorni ed al suo primo allenamento dopo il tesseramento sorride a tutti. "Non sapevo che sarei diventato il più giovane portiere dell’Ancona degli ultimi venti anni. Sempre che tocchi a me giocare", puntualizza senza falsa modestia. Il d.s. Andreucci sorride, lì al suo fianco. "Mi fa onore una responsabilità del genere, spero di rispettare le attese di una società che mi ha voluto fortemente. I portieri giovani che mi hanno preceduto hanno fatto tutti carriera. Guardate Storari, guardate Sirigu, che è finito in nazionale. Fra l’altro Marco Storari è mio amico, mi allenavo con lui a Firenze ed era prodigo di consigli. Questa sfida mi piace".

 

Che caratteristiche si riconosce? O meglio, a chi potrebbe accostarsi?

"A Firenze mi paragonavano a Frey, un po’ per la somiglianza fisica, un po’ per le caratteristiche".

Ma Frey è un atipico, uno di quelli che fanno nove parate super e firmano una frittata al decimo intervento.

"Sono un atipico anch’io, ecco diciamo che mi sento un estroso tra i pali".

È uno di quelli che rompe i timpani ai difensori e chiede la copertura fissa?

"Mi faccio sentire, certo più mi coprono e più mi sento sicuro. Sono un ragazzo ma so alzare la voce".

 
ECCO, UN RAGAZZO. Un conto è scoprirsi titolare a 18 anni magari per una necessità, un infortunio di un collega, un altro è arrivare in squadra appena maggiorenni sapendo di essere titolari. "Ripeto, è una bella responsabilità — chiarisce Simone —, ma mi sento pronto per una piazza come questa che di portieri bravi ne ha visti tanti". La provincia di Ancona non sforna un talento da tempo immemorabile: "Spero di far parlare di me". Al campo verrà tutta Castelbellino? Tutta no, ma arriveranno in parecchi". Para anche i rigori? "La scorsa stagione con il Sansepolcro ne ho parato uno su tre. Ma quello che ho preso è stato importante. Ad Arezzo in un derby vinto (1-0) grazie alla mia parata. Che soddisfazione".