"Cesena, che partita: l’Ancona si farà valere"

Mirco Petrella, secondo infortunio in poche settimane: "Sto recuperando, spero di rientrare con la Torres. I tifosi? Fantastici"

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Mirco Petrella, innanzitutto come sta?

"Sulla via della guarigione. Comincio a correre, dopo due settimane di riposo totale. Non c’è fastidio, penso che dalla prossima settimana potrò aumentare i carichi di lavoro".

Cosa le dice lo staff medico? "Che le cose procedono per il verso giusto. Sono fiducioso: dal giorno dell’infortunio le cose sono andate sempre meglio. Ma un mese di recupero ci vorrà sicuramente".

Due infortuni così a inizio stagione non ci volevano proprio.

"Purtroppo un mese mi alleno e un altro mi fermo e questo mi sta condizionando. E’ una costante dopo l’operazione dello scorso anno al menisco. Lì sono nati diversi problemi che speravo di aver risolto. La preparazione è stata eccellente, poi quando sono arrivate le partite sono tornati i problemi. Stiamo cercando di capire quale sia il motivo e di trovare una soluzione. Perché prima di tutto mi serve continuità".

Quando pensa di tornare disponibile?

"La data precisa non la so, ma spero contro la Torres o contro la Carrarese, entro fine mese. Per essere a disposizione intendo essermi allenato almeno qualche giorno con la squadra. Poi deciderà il mister il mio progressivo reinserimento, avrò bisogno di un periodo di adattamento".

Passando al campionato: quanto è stato importante il successo sull’Imolese?

"Molto e per vari motivi. il primo per la classifica, visto che i tre punti ci tengono agganciati alle squadre che ci precedono, e poi per il morale, specie dopo la partita contro il San Donato. Serviva una buona prova e soprattutto serviva vincere".

Che aria si respira, nello spogliatoio?

"Sicuramente positiva, le vittorie fanno bene. Ma sappiamo che siamo solo a novembre, il cammino è lungo".

Siete il primo attacco e mancano i suoi gol: che ne pensa?

"E’ un dato molto interessante, significa che chi ha giocato al mio posto ha fatto bene e che siamo un’ottima squadra".

Che sarà messa alla prova dal big match di Cesena.

"Loro essendo primi in classifica sono uno squadrone ma noi sappiamo di poter mettere tutti in difficoltà. Perché il girone è equilibrato e perché siamo consapevoli dei nostri mezzi, lo dimostrano le partite di Reggio Emilia e Chiavari, dove non abbiamo portato a casa punti ma abbiamo giocato meglio degli avversari".

Quindi stavolta si augura che l’Ancona giochi un po’ meno bene ma che faccia risultato, naturalmente.

"La speranza è sempre quella di giocare bene e vincere. Poi se devo scegliere tra la bella prestazione e i punti scelgo sempre i punti".

E lei vedrà la partita dalla tribuna.

"Mi peserà molto. I compagni hanno bisogno di me e quest’anno finora ci sono stato pochissimo. Però sono pronto a rifarmi, l’obiettivo è quello di non fermarmi più e di dare una mano il più possibile alla squadra".

A Cesena con duemila persone al seguito.

"E’ un numero che ci rende orgogliosi, dobbiamo lottare e vincere per la società quanto per tutte quelle persone che saranno lì a fare il tifo per noi, glielo dobbiamo, duemila tifosi in trasferta sono qualcosa di raro e bellissimo".

Giuseppe Poli