Cheddira, un loretano col sogno mondiale

L’attaccante italo-marocchino ha contribuito sul campo al raggiungimento dei quarti di finale, traguardo storico per il calcio del suo Paese

Migration

Debutto mundial e vincente (Marocco promosso dopo la lotteria dei rigori ai quarti di finale) per Walid Cheddira da Loreto. Sognato, agognato, realizzato. L’attaccante italo-marocchino, 24 anni, ieri pomeriggio in Qatar ha coronato il suo sogno. Giocare una partita ufficiale con la maglia del Marocco. Per giunta in un mondiale. Il capocannoniere della B con il Bari con 9 reti, dopo essere restato in panchina nelle partite del girone eliminatorio, viene mandato in campo all’Education City Stadium di Al Rayyan da mister Walid Regragui all’82’ al posto di Selim Amallah, sul punteggio di 0-0, negli ottavi di finale che vede il Marocco fronteggiare la Spagna. Un minuto che il numero 21 non dimenticherà più, e neanche i suoi tanti fans, dopo aver giocato in amichevole e aver sperato, davanti alla tivù, la convocazione al mondiale che commentò a inizio novembre così: "Un grandissimo onore, un sogno, un’emozione unica". Ieri ha giocato più che uno spezzone di partita, quasi una cinquantina di minuti tra la fine dei tempi regolamentari e i supplementari, da protagonista, visto che in un paio di occasioni l’attaccante del Bari ha la palla giusta per fare male agli spagnoli sfiorando il gol che potrebbe valere i quarti di finale. Soprattutto al minuto 103’ quando Ounahi serve un bel pallone proprio per l’attaccante loretano, ma il sinistro di Cheddira incoccia sulla gamba destra di Unai Simon. In precedenza (93’), seppur in posizione di fuorigioco, prende in contropiede la difesa iberica, ma aspetta troppo a calciare con il destro con i difensori giallorossi che lo anticipano. Cheddira da solo tiene in apprensione la difesa iberica, in primis la coppia del Manchester City, Rodri-Laporte. Proprio Rodri al 114’ chiude provvidenzialmente su un’altra ripartenza di Cheddira lanciato verso la porta iberica. Sembra non sentire per niente la pressione e l’emozione dell’esordio l’ex Loreto, con il Marocco trascinato da uno stadio intero con i tifosi che non smettono neanche un attimo di cantare e incitare i proprio beniamini di rossoverdi vestiti. Insomma un pomeriggio da ricordare per il ragazzo scoperto e lanciato verso il grande calcio dal presidente del Loreto, Andrea Capodaglio, e da mister Francesco Moriconi e che ha vestito negli anni le maglie, oltre che del Loreto dove è cresciuto, di Sangiustese con mister Senigagliesi e poi la C tra Arezzo, Lecco, Mantova prima di scendere a Bari. E la favola ’mundial’ del ragazzo loretano continua. Perché i Leoni dell’Atlante sono ai quarti di finale grazie alle parate di Bounou e al gol finale dal dischetto di Hakimi nella lotteria dei rigori che vede Cheddira solo spettatore. Ma per adesso va benissimo così.

Michele Carletti