"Ci aspetta una partita dura Loro hanno grande qualità"

"Verranno qui a fare la partita. Ma noi abbiamo le idee chiare. su come affrontarli. e su quello che ci aspetta"

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Sarà una sfida durissima, parola di Colavitto. Il tecnico di Pozzuoli ha analizzato ieri mattina il momento dei suoi e l’avversario nel consueto appuntamento pre-partita. "Queste partite ravvicinate sono un male comune - attacca l’allenatore biancorosso - certamente non possiamo lavorare come vorremmo, ma su questo non possiamo incidere". Ancona che fa appello alle proprie energie fisiche e mentali per affrontare il Gubbio: "La testa è la centralina di tutto. Avere ragazzi concentrati, che prendono sul serio questa professione, è l’ideale per ogni allenatore, io i miei li sto conoscendo un po’ per volta e sto cercando di arrivare al loro cuore. Sono ragazzi seri, che si impegnano a fondo sin dal primo giorno". Una partita estremamente difficile, quella odierna, che giunge dopo il successo di mercoledì e che può permettere alla squadra di fare un salto in avanti non tanto e non solo in classifica, quando nella consapevolezza dei propri mezzi: "Le vittorie sono sempre di grande stimolo ma noi dobbiamo crescere tanto sotto tanti aspetti. Dobbiamo mantenere l’ordine in determinate situazioni, crescere nella gestione della palla, della lettura della partita, nel fare bene le fasi durante la gara. Ci aspetta una partita dura contro una squadra forte, allenata da un tecnico vincente che annovera ragazzi di categoria, per noi sarà un banco di prova tosto". Non è la prima volta che Colavitto si trova di fronte Braglia: "Lo abbiamo affrontato lo scorso anno in Coppa Italia ad Avellino - prosegue il tecnico dorico -. Il Gubbio è una squadra di qualità, verrà qui a fare la sua partita. Ma noi abbiamo le idee chiare su come affrontarlo e su cosa ci aspetta. Piano piano la nostra squadra deve raggiungere quell’identità che mi piace. Le partite ravvicinate non aiutano in questo, ma vale anche per gli altri. E poi nel mese di ottobre ci saranno tante sfide ravvicinate, compresa la Coppa Italia". Un avversario da tenere nella massima considerazione: "In queste partite contano soprattutto la fame, la cattiveria, la voglia di far parlare di te. Lo vediamo anche a livello internazionale: la componente corsa e voglia di farsi conoscere prevale su altri aspetti. Se non entri in campo con il giusto approccio rischi di prendere batoste da chiunque. I ragazzi sono pronti. Ho detto loro che io sono la cornice, il quadro sono loro. Io devo renderlo efficace ed efficiente ma alla fine sono sempre loro gli attori principali, quelli che devono mettere in campo quelle caratteristiche che possono fare innamorare la piazza". E poi la spinta del pubblico anconetano: "Quella non è mai venuta meno, neanche nei momenti difficili. I nostri tifosi sono una costante e lo sono stati sempre, su di loro ho solo certezze".

g. p.