Cin cin Del Conero, trent’anni da protagonista

Quell’indimenticabile 6 dicembre 1992 in cui fu inaugurato lo stadio: l’Ancona mise ko l’Inter sotto il diluvio davanti a 18mila spettatori

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di Gianmarco Minossi

Sei dicembre 1992, 6 dicembre 2022: lo Stadio Del Conero compie 30 anni. L’impianto di Passo Varano venne inaugurato in occasione di Ancona-Inter, un debutto sublime, perfetto, il migliore. Tutte le amarezze provate contro il Cagliari la settimana prima (0-1 incornata di Firicano sotto la Sud), vennero ampiamente riscattate ed addolcite dalla fantastica vittoria colta contro i neroazzurri. Dall’amaro al dolce , da una sconfitta immeritatissima, a un trionfo inimmagginabile. Dal glorioso Dorico al Del Conero, il passo non era stato per niente breve. Nessuno comunque poteva immaginare la festa enorme, colossale, che si è svolta nel giorno di una nuova struttura che sembrava un’utopia. In pratica, due sogni realizzati in una volta sola. La giornata era delle peggiori, pioveva acqua a catinelle, in un contesto di lavori non ancora completati, soprattutto sotto i profili viari e di parcheggi. Il colpo d’occhio sugli spalti era stupendo, brutta e persino brutale la motivazione della curva mancante. La nord fu completata addirittura cinque anni dopo (in B nel ’97-’98). Prima della sfida, nella mattinata, il taglio del nastro. Politici, militari, prelati e tra loro anche gli operai. Cgc di Senigallia e impresa Rozzi: sette mesi di tour di force perché la squadra aveva fretta di andare in Serie A.

La benedizione fu impartita da monsignor Maccari, le forbici al primo cittadino di allora, Franco Del Mastro. I giocatori dell’Inter facevano a gara per vedere chi avrebbe raggiunto il gol numero 4.000 della squadra milanese. Invece ad Ancona li hanno presi soltanto. Un piccolo miracolo, davanti a 18mila spettatori. Merito di Guerini, dei suoi ragazzi, di Lajos Detari. Una doppietta, quasi tre. Giocate di fino, un campione. Zenga espulso, il "Cobra" Pancev annientato, l’Inter al tappeto. Quel giorno, il sei dicembre del 1992, fu una domenica particolare per il rione Adriatico. Senza assedio, soprattutto. L’Ancona aveva traslocato dal centro, ed era quello che desideravano in molti. Forse era vero, ma fino ad un certo punto. L’urlo del primo gol di Detari all’Inter sentito alla radiolina ha fatto scattare la nostalgia in chi abitava vicino al viale. Qualcuno incondizionatamente era corso addirittura alla finestra, ma il Dorico era muto. Il nuovo Stadio non si era portato via solo il caos: con sé si era trasferito anche il cuore biancorosso.