Colavitto e l’Ancona: vincere anche per battere se stesso

Un successo a Pesaro porterebbe i dorici a 57. Con tre reti si supererebbero. le 57 marcature dell’anno scorso

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Gianluca Colavitto può battere Gianluca Colavitto. Ma solo con un’altra vittoria. Il condizionale è d’obbligo, ma per il tecnico di Pozzuoli il derby di sabato prossimo al Benelli potrebbe essere l’occasione per migliorare ciò che è stato capace di costruire nella scorsa stagione. Dal Matelica all’Ancona Matelica, che diventerà Ancona dal prossimo campionato. L’evoluzione del calcio verticale e offensivo del mister biancorosso la si legge nei numeri a confronto dei due tornei. Quello passato, il primo storico approdo nei professionisti per il Matelica e anche la prima esperienza in Lega Pro per Colavitto. E quello attuale, in cui quest’ultimo può superarsi. Per farlo, come detto, servirebbe una vittoria contro la Vis Pesaro. Con i tre punti intanto i dorici si terrebbero stretto il sesto posto in classifica, cioè la posizione migliore possibile al termine delle 38 giornate, che consentirà di giocare al Del Conero il primo turno dei playoff contro la nona, e molto probabilmente anche il secondo in caso di eventuale e ovviamente auspicabile passaggio del turno. Un successo nell’ultima recita gonfierebbe ulteriormente il totale di punti conquistati. Oggi l’Ancona Matelica ha 54 punti, potrebbe dunque arrivare a 57. E 57 vuol dire che la squadra di Colavitto si è intascata un punto in più rispetto ai 56 coi quali nel precedente campionato il Matelica ha concluso all’ottavo posto, qualificandosi allo stesso modo per i playoff. C’è di più. Se l’Ancona Matelica dovesse vincere segnando due gol, eguaglierebbe anche il totale dei gol fatti lo scorso anno (59), attualmente i biancorossi hanno esultato 57 volte. Con tre reti, nuovo piccolo primato tutto ‘colavittiano’. È già invece nettamente migliorata la statistica delle reti subite. Perché il primo Matelica in C ne beccò 62, l’Ancona Matelica del presente è stata bucata soltanto in 50 occasioni. Per ora. Ce ne sono insomma diversi di motivi per rendere la visita in casa della Vis non di cortesia. Oltre a numeri e statistiche, un’ultima vittoria gaserebbe psicologicamente l’intero ambiente anconetano in vista dei playoff. Ciò che Colavitto, e i suoi ragazzi, non potranno invece più fare è rendere parallelo il cammino nel girone di ritorno rispetto a quello di andata. Perché Rolfini e compagni hanno girato a 31 punti dopo aver regolato la Vis al Del Conero per 3-1. Il percorso nella seconda metà di stagione è stato meno veloce, tanto che dopo 18 gare, da quella in casa col Pescara a quella col Teramo, l’Ancona Matelica ha messo insieme 23 punti. Un segnale di rallentamento, evidenziatosi soprattutto dopo la conquista della salvezza anticipata. Non era accaduto un anno fa. Il Matelica infatti divise equamente i 56 punti finali tra andata e ritorno. Ma Colavitto ora può migliorare sé stesso.

Andrea Fiano