Colavitto, futuro segnato ma dopo Pasquetta

Summit ieri mattina della società biancorossa che ha preso qualche giorno di tempo per la decisione sul mister che sembra ormai in uscita

Colavitto, futuro segnato ma dopo Pasquetta

Colavitto, futuro segnato ma dopo Pasquetta

La società biancorossa sfoglia la margherita e si prende qualche giorno di tempo, ma sembra già tutto deciso: dopo la vergognosa prova dell’Ancona ad Alessandria, e nonostante il settimo posto in classifica, il destino di Gianluca Colavitto sembra ormai segnato. I vertici societari ieri pomeriggio hanno diffuso una nota: "L’Us Ancona comunica che questa mattina (ieri, ndr), presso la sede in via Schiavoni, si è riunito il consiglio di amministrazione – si legge –, convocato per un confronto con il direttore sportivo Francesco Micciola dopo la pesante sconfitta di Alessandria. Ogni decisione è stata rinviata a martedì, per permettere a tutti di effettuare una corretta analisi della situazione attuale".

Fin qui l’ufficialità che, dunque, rimanda ogni decisione dopo la pausa pasquale. Quel che appare scontato, però, è che Colavitto dalla prossima settimana non sarà più l’allenatore dell’Ancona. Troppo lungo il tunnel in cui s’è infilata la squadra dopo il successo con la Reggiana, troppo vistosi i cali di rendimento o i segnali di nervosismo da parte di alcuni giocatori chiave culminati nella prestazione assurda di Alessandria. E’ chiaro che così non va, è chiaro che qualcuno deve pagare, è altrettanto chiaro che alla squadra serve una scossa e l’unico che può dargliela è un nuovo allenatore. Gianluca Colavitto ad Alessandria non ha solo commesso errori di cui s’è assunto la responsabilità, ma ha anche assistito a una prova disarmante della sua squadra. Arrivando a un punto di non ritorno.

E’ evidente che qualcosa, nel rapporto con i giocatori, s’è rotto, questo senza nulla togliere a tutti i meriti che ha Colavitto sia nel risultato dello scorso anno sia nei 55 punti conquistati dall’Ancona in questa stagione. Il meccanismo squadra-allenatore, però, non funziona più, e visto che non si possono cambiare adesso i giocatori, a pagare sarebbe appunto il tecnico. D’altra parte è lo stesso Colavitto a sostenere che l’allenatore pesa sul rendimento della squadra per l’80%. Quindi la responsabilità del momento dell’Ancona è, per sua stessa ammissione, quasi interamente sua.

Non c’è altra strada, anche e non da ultimo per risanare il rapporto con la piazza e con la tifoseria che ormai, lungo le dieci giornate in cui l’Ancona sta disperdendo quanto di buono costruito finora, ha perso gran parte della fiducia che la squadra s’era guadagnata nel tempo. La società, con il presidente Tony Tiong in testa, sembra aver preso una decisione già dopo la partita di Alessandria, confermata ieri mattina nel summit in sede, con Tiong in videochat da Milano.

Resterebbe da comunicare al tecnico di Pozzuoli il divorzio, ma soprattutto da trovare il successore di Colavitto. E’ il duro compito del direttore sportivo Francesco Micciola, che in questi giorni dovrà individuare il successore di Colavitto, pronto a guidare la squadra sin dalla ripresa degli allenamenti di martedì prossimo fino alla fine del campionato. Tutto questo, naturalmente, salvo ripensamenti.

Giuseppe Poli