Cresce il malumore dei tifosi. Tanti i giovani, emergono i limiti

Partita complicata quella in Sardegna: uno scivolone potrebbe complicare i calcoli di Donadel.

Cresce il malumore dei tifosi. Tanti i giovani, emergono i limiti
Cresce il malumore dei tifosi. Tanti i giovani, emergono i limiti

L’Ancona riprende gli allenamenti oggi pomeriggio al Paolinelli e replicherà domattina, cercando di mettere subito sui giusti binari la settimana che la porterà a giocare domenica pomeriggio a Olbia. Gli infortunati da verificare sono numerosi: si va da Perucchini, alle prese con una pubalgia che gli crea problemi ai muscoli adduttori, a Cioffi che ha rimediato un colpo nella partita contro il Cesena, a capitan Gatto, uscito dopo una decina di minuti contro la Juve Next Generation per un problema muscolare tutto da valutare. Tre punti interrogativi non di poco conto che l’Ancona dovrà cercare di risolvere il prima possibile, nella speranza che uno o due siano recuperabili per la prossima trasferta.

E’ una settimana difficile: le due sconfitte rimediate prima a Cesena e poi in casa contro la Juventus Next Generation hanno scatenato il malcontento tra la tifoseria, un malumore diffuso dovuto ai risultati, certamente, ma anche ai limiti che la squadra biancorossa ha evidenziato finora nelle tre sconfitte contro il Gubbio, il Cesena e la Juve NG. Quattro punti raccolti nelle prime cinque gare di campionato sono pochi, sicuramente meno di quanto ci si potesse attendere, pur consapevoli di due aspetti: primo, che nelle prime cinque giornate di campionato l’Ancona si sarebbe misurata contro quattro formazioni di notevole spessore, secondo, che quest’estate l’Ancona è stata costruita dando un’occhiata al budget, con l’obiettivo di abbassare il monte ingaggi, ma non certo con quello di costruire una squadra meno competitiva della scorsa stagione.

Però in un girone d’acciaio come il B, con tante contendenti per i primi posti in classifica e con un livello medio che finora sembra essersi alzato, rispetto alla passata stagione, ecco che un’Ancona giovane e, forse, ridimensionata rispetto alla passata stagione – confrontare i risultati di un anno con quelli dell’anno precedente è sempre un’operazione poco indicativa, visto che le circostanze e gli avversari sono diversi – sta andando incontro a un percorso a ostacoli probabilmente non preventivato.

Tanti gol subiti, difficoltà a trasformare in rete chiare occasioni da gol, pochi punti e, soprattutto, una classifica che, seppur dopo appena cinque giornate, vede i dorici in zona playout. Il tutto ha scatenato la contestazione. Il primo a finire sul banco degli imputati, naturalmente, è Marco Donadel, finora difeso a oltranza dalla dirigenza biancorossa, con patron Tiong in testa. Ma anche Francesco Micciola, che con il mister ha costruito questa squadra. Il lavoro del tecnico di Conegliano richiederebbe fiducia, tempo e pazienza ma un nuovo scivolone a Olbia complicherebbe molto il suo percorso e quello della squadra.

Giuseppe Poli