Dalle difficoltà è nato un gruppo cinico e coeso

L’Ancona è cresciuta, eccome. Non c’è solo il quarto posto in classifica, posizione più alta raggiunta dai dorici in questa stagione, ma c’è anche il modo in cui la squadra di Colavitto ha raggiunto questo parziale traguardo. Il campionato è lungo, mancano ancora quindici gare alla fine della stagione regolare, ma se da un lato è vero che vincere aiuta a vincere – e di questo l’Ancona potrebbe continuare a beneficiare – dall’altro è anche vero che la squadra è cresciuta e s’è fortificata nelle molteplici avversità che ha saputo affrontare dall’inizio del campionato. Spagnoli è ancora fuori e sta recuperando, ma le prestazioni e i risultati dell’Ancona in questo inizio di 2023 non sembrano aver risentito dell’assenza del bomber, attesissimo al rientro. Se l’Ancona sembra aver trovato la sua quadratura del cerchio anche senza Spagnoli, insomma, chissà cosa potrà fare con gli ultimi innesti di mercato, attesi in questa settimana che chiude la finestra invernale dei trasferimenti, ma anche e soprattutto con il ritorno del suo centravanti. Le note positive della vittoria di Gubbio sono tante e vanno oltre ai tre punti. Al Barbetti non c’erano nemmeno Gatto e Prezioso, ma la squadra ha risposto con una prestazione maiuscola fatta di solidità e fisicità difensiva, di forza mentale, di capacità di fare le scelte giuste anche quando è stata messa sotto pressione.

Un’Ancona cinica, abile a sfruttare la più nitida occasione da gol, ma poi brava anche ad arroccarsi in difesa a reggere gli urti degli umbri che hanno invano tentato di riequilibrare l’incontro per oltre un’ora. L’Ancona vola e sabato il riscontro d’entusiasmo da parte della città, nel derby al Del Conero contro la Vis Pesaro, potrebbe rappresentare un’ulteriore sorpresa.

g. p.