Derby Jesi-Ancona, due punti che scottano

La General Contractor e la Luciana Mosconi hanno bisogno della vittoria per raggiungere i rispettivi traguardi: domani match caldo

Derby Jesi-Ancona, due punti che scottano

Derby Jesi-Ancona, due punti che scottano

A scuola sarebbe stato un esame di maturità, nel tennis, per restare nello sport, poteva essere tranquillamente paragonato a un match ball. Obbiettivi, all’atto pratico, entrambi falliti: rimandati a ottobre a scuola, costretti, nel tennis, a ricostruire minimo un paio di match point perché difficilmente uno solo potrebbe bastare per trasformare in realtà i sogni di gloria leoncelli. Una sconfitta con poche (per non dire nessuna) attenuanti in parte inaspettata ma mai netta e sacrosanta come quella patita nell’ultimo turno in terra maceratese da una General Contractor irriconoscibile. A due turni dalla fine della stagione regolare, con due punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici Ozzano e Piacenza (e 4 sulla Luciana Mosconi) la matematica resta, nonostante tutto, la maggiore alleata della formazione di coach Ghizzinardi che, attenzione, solo con l’en plein negli ultimi 80 minuti avrebbe la certezza di centrare il traguardo, prestigioso, perché no, del quarto posto. L’ostacolo principale tra la General e la certezza di restare anche il prossimo anno nella B che conta, è rappresentato proprio dal tipo di avversarie che capitan Ferraro & C, andranno ad affrontare: il derby di domani e la gara senza ritorno della prima domenica di maggio a Ozzano. Dopo il ceffone di Matelica che ha riaperto tutti i giochi, interrompendo una serie positiva di sette vittorie consecutive, in casa orange non resta che concentrare risorse ed energie sul derby di domani al PalaTriccoli. La rivalità tra provincia e capoluogo, la presenza degli ex (Piero Coen sulla panchina dorica, Calabrese in maglia orange) e un pomeriggio di gloria. All’andata la Mosconi fece un sol boccone degli avversari, per Jesi motivazioni raddoppiate: dopo lo sgarbo Halley un’altra ‘vendetta’ da consumare fredda.

Gianni Angelucci