Donadel, l’Ancona ci pensa Meriterebbe la riconferma

Giovane, motivato, coraggioso: ha raccolto il testimone di Colavitto ascoltando i giocatori, valutandoli e convincendoli delle proprie qualità.

Sono diverse le ragioni per cui Marco Donadel meriterebbe la conferma. E passano attraverso l’analisi di questi quarantacinque giorni in cui ha guidato l’Ancona. Nelle prossime ore sicuramente il club si esprimerà sulla conferma o meno. I colloqui sono fitti. Il tecnico di Conegliano è arrivato in biancorosso l’11 aprile, l’Ancona aveva in calendario la sfida con il Rimini sabato 15, quattro giorni dopo. Ha preso la squadra per mano, ha studiato i giocatori, le partite precedenti, li ha tenuti in campo anche più di due ore, per imparare a conoscerli e trovare il modo e le corde giuste da toccare per farli reagire. Ha accettato una sfida con davvero poco tempo a disposizione per prepararla, ma il primo risultato gli ha dato subito ragione: un secco 3-0 al Rimini. Peccato però che la partita che ha chiuso la stagione regolare a Recanati abbia imposto a Donadel di scendere in campo senza tre giocatori titolari squalificati e senza due infortunati. Il resto lo ha fatto l’arbitro nei primi 15’ prima negando un rigore su Paolucci e poi espellendo Brogni. L’Ancona nonostante tutto ha giocato bene per mezz’ora, poi è crollata mostrando tutti i suoi limiti mentali. Donadel però prima ha difeso la squadra al termine di una prestazione in cui c’era poco da difendere, guadagnandosi la fiducia di molti giocatori, e poi l’ha condotta attraverso lo slittamento dei playoff fino al primo appuntamento contro la Lucchese, mettendo in campo in quella circostanza una squadra molto diversa dalle due viste in precedenza, arrendevole nei fatti, ma come ha sottolineato lo stesso tecnico, anche per scelta. Il gol di Romero ha messo a rischio la qualificazione, quello di Mondonico l’ha riportata in casa biancorossa. Poi il blitz di Carrara, cercato, voluto, attraverso una grande prestazione di squadra. E, infine, due partite giocate alla pari contro il Lecco, sfortunata la prima, certamente non fortunata la seconda, se si considera l’occasione di Spagnoli sprecata negli ultimi minuti. Donadel ha rivisto la squadra nel modulo ma, soprattutto, nell’atteggiamento mentale, centrando l’obiettivo e vincendo la difficile sfida che ora potrebbe confermarlo alla guida dell’Ancona.

Giuseppe Poli