
Due punti nelle prime due giornate, arrivati peraltro contro avversarie decisamente più quotate quali Gubbio ed Entella (le stesse affrontate fin qui dall’Ancona): chiaramente è ancora troppo presto per considerare il Pineto come la mina vagante del Girone B, ma a giudicare dalle prestazioni offerte in questi primi centottanta minuti, la Cenerentola abruzzese non reciterà il ruolo di vittima sacrificale del torneo. Insomma, scordiamoci che venerdì sera gli uomini di patron Brocco vengano al Del Conero con spirito arrendevole, ma aspettiamoci piuttosto una formazione che verrà a giocare col coltello tra i denti. La formazione di Daniele Amaolo, che l’anno scorso in Serie D ha vinto il campionato di con cinque lunghezze di vantaggio sulla Vigor Senigallia, ha tutte le carte in regola per stupire anche in Serie C: gli abruzzesi (che quest’anno giocano le partite casalinghe allo stadio Adriatico di Pescara, ndr) hanno gli ingredienti necessari per ripercorrere quanto fatto in terza serie dal Matelica di Canil, Nocelli e Micciola appena tre anni fa, perché in fondo, le analogie ci sono tutte. In primis c’è quell’entusiasmo tipico della neopromossa che non ha nulla da perdere, giocando con spensieratezza e voglia di stupire, cercando di smentire fin da subito le previsioni della vigilia, che indicavano, erroneamente, queste formazioni come squadre materasso. Certo, il Matelica partì subito a spron battuto, con sei punti nelle prime due giornate contro giganti come Triestina e Feralpisalò, ma il potenziale per ripetere quell’esperienza c’è sicuramente. Come ci sono due giocatori che in quell’anno contribuirono a rendere magica la stagione del Matelica: Simone De Santis, difensore e capitano dei biancorossi (autore del primo gol assoluto della formazione del Verdicchio tra i pro al Nereo Rocco) e l’ala Emilio Volpicelli, che sotto la gestione di Gianluca Colavitto andò in gol 15 volte. Entrambi hanno deciso di sposare la causa biancazzurra con tanta voglia di riscatto: il primo dopo una stagione decisamente negativa all’ombra del Conero, fatta di prestazioni sottotono che lo hanno spesso fatto finire nel mirino della critica. Il secondo, invece dopo due annate in chiaroscuro tra Viterbese e Sangiuliano City. Ma il Pineto è anche altro: tra i rinforzi di spessore, spiccano l’esperto mediano Stefano Amadio, arrivato dal Latina e la punta Diego Gambale, messosi in evidenza nelle ultime due stagioni nel girone dell’Ancona con la maglia del Montevarchi. Senza dimenticare l’anconetano e figlio d’arte Luca Lombardi, che vorrà certamente fare bella figura davanti al pubblico della sua città. Insomma, Ancona-Pineto sarà certamente una partita che fuggirà dai facili pronostici: ci sarà da sudare.
Gianmarco Minossi