
L’ultima di Eccellenza della stagione regolare alle nostre regala gioie solo al Castelfidardo che festeggia la salvezza diretta (vittoria del massimo campionato regionale con promozione in D invece per l’Atletico Ascoli che espugna Urbino mantenendo il punto di vantaggio sulla Forsempronese che si qualifica così per i playoff insieme all’Atletico Gallo, Atletico Azzurra Colli e Montefano). Gioia Castelfidardo: con la vittoria casalinga nello scontro diretto evita i playout condannando il Fabriano Cerreto di mister Destro alla retrocessione in Promozione.
Coronata la rimonta fidardense dopo un inizio stagione in campionato da incubo. Nelle prime cinque partite i biancoverdi avevano rimediato solo sconfitte. Poi la lenta risalita grazie al lavoro di mister Giuliodori, ma anche ai gol di Ristovski (6) e Cognigni (5), i due che domenica hanno messo definitivamente al tappeto i cartai.
Vince anche l’Osimana, ma è un successo amaro quello dei giallorossi nel derby di Jesi. In rimonta con i guizzi di Alessandroni e Buonaventura, ma è il Montefano a prendersi il quinto posto e l’ultima posizione utile per i playoff. Entrambe finiscono con 47 punti, ma gli scontri diretti voltano le spalle ai senza testa. La sconfitta beffarda dell’andata sul campo maceratese pesa come un macigno, ma soprattutto i troppi punti buttati durante la stagione e qualche scelta di mercato apparsa alquanto discutibile.
Delusione totale in casa Jesina. Squadra partita con altre ambizioni e che invece termina il campionato decima, con 40 punti, lontana 7 punti dall’obiettivo minimo che erano i playoff. Con tanto di taglio a molti over tra i quali anche bomber Iori che non ha potuto disputare l’ultima partita non avendo così la possibilità di competere con Tittarelli, a segno domenica e capocannoniere dell’Eccellenza con 16 reti davanti proprio a Iori (Jesina, 15) e Minnozzi (Atletico Ascoli, 13). Ancora più nera la situazione in casa Marina (ko nell’ultima in casa contro la Maceratese chiudendo penutlima con 21 punti) che saluta la categoria dopo sette stagioni, alla fine di una annata travagliata con tanto di doppio cambio di allenatore e con una risalita finale che non è riuscita.