SportGarofoli, annuncio shock: "Ho la miocardite acuta"

Garofoli, annuncio shock: "Ho la miocardite acuta"

Il talento del ciclismo è ricoverato a Torrette: "Devo fermarmi, ma non mollo"

Migration

"Nessuno colpisce duro come fa la vita.." Inizia così il lungo post di Gianmarco Garofoli. Il ciclista fidardense, approdato quest’anno all’Astana Qazaqstan Development, lo scrive dal letto d’ospedale di Torrette dove è ricoverato da qualche giorno dopo il malore che l’ha colpito domenica, in corsa, al Trofeo Città di San Vendemiano, gara internazionale circuito Europa tour Under 23. "Passiamo il nostro tempo a programmare il nostro futuro, a inseguire i nostri obiettivi - continua nel post Garofoli, classe 2002 -. Senza renderci conto che le cose nella vita a volte non vanno come vorremmo e non possiamo farci nulla. Per fortuna o purtroppo, dopo un malore avvertito domenica scorsa in gara, sono andato al pronto soccorso per fare degli accertamenti e mi è stata diagnosticata una miocardite acuta, una infiammazione del cuore, probabilmente causata dal covid-19. Per fortuna sono riuscito ad accorgermi per tempo e seguendo le indicazioni del prof. Antonio Dello Russo e l’aiuto del dott. Roberto Corsetti, tutto supervisionato dal dott. Emilio Magni, potrò tornare più forte di prima". Anche se i tempi di recupero sono lunghi. In sella potrà risalire solo in piena estate. "Ora devo armarmi di tanta pazienza. Affronterò un lungo periodo di stop di circa 3 mesi e dopo di che una ripresa graduale". Non mancano i ringraziamenti. "A tutte le persone che mi sono vicino e al team Astana che mi ha dato tutto il sostegno". A Torrette l’anno scorso sempre per problemi al cuore si erano sottoposti a visite ed esami sempre dal professor Antonio Dello Russo big del ciclismo come Elia Viviani, Diego Ulissi e Martina Fidanza. Proprio a Ulissi gli era stato riscontrato un quadro di miocardite. Garofoli chiude con un "tornerò". Grinta da vendere per l’ex campione italiano Juniores che ha ricevuto tanti messaggi di affetto compreso quello del suo capitano, Vincenzo Nibali. Già Nibali. Lo scorso mese proprio il campione siciliano è stato il suo capitano e compagno di camera alla Coppi e Bartali. "Un’esperienza molto bella, sensazioni fantastiche - aveva confidato nei giorni scorsi Garofoli -. Ritrovarmi a dividere con lui la stanza di albergo dopo aver guardato solo pochi anni fa le sue imprese in televisione è stato fantastico. In corsa poi ho cercato di supportarlo, cercando di dare il mio meglio. E’ stata una grande esperienza stare vicino a lui, condividere quasi tutto. Mi ha fatto capire tantissimo di questo mondo e maturare anche ciclisticamente". Non poteva mancare il ricordo di Michele Scarponi. "Mi ha raccontato tanto anche di Michele, il grandissimo rapporto che aveva con lui. Erano tanto amici. Scherzavano, si divertivano sempre. E’ stato bello ascoltarlo". E in corsa… "E’ un vero e proprio capitano, riesce a gestire bene la squadra. Ho cercato di stargli il più vicino possibile per imparare sicuramente il mestiere, ma anche per aiutarlo. Non è stato il mio vero e proprio debutto da prof, ma è stata la mia prima gara con professionisti di un certo calibro". Era in ripresa la giovane promessa di Castelfidardo "dopo un inizio stagione non proprio brillantissimo. Colpa del Covid che mi ha condizionato tanto". Anche se così tanto non se lo aspettava nessuno. Non ci voleva questa batosta che gli dovrebbe far saltare uno dei suoi obiettivi principali: il Giro d’Italia under 23.

Michele Carletti