Gimbo: un salto, poi gli Europei: "Spingo al massimo per ritrovarmi"

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La vittoria e il sorriso sono tornati, la forma fisica ancora no dopo il Covid che lo ha debilitato. La prima di due gare in due giorni (la seconda stasera a Montecarlo) sorride però a Gianmarco Tamberi che lunedì è salito sul gradino più alto del podio in Ungheria, nella tappa del Continental Tour di Székesfehérvár, saltando 2,24 al primo tentativo. Gimbo mette dietro anche un avversario che potrebbe dargli fastidio al prossimo europeo di Monaco: il bronzo mondiale, l’ucraino Andriy Protsenko, che non è andato oltre 2,18 (terzo) e poi il tedesco Tobias Potye 2,24, ma al secondo tentativo. Risultati che forniscono morale al campione olimpico di salto in alto che però sembra non avere sciolto ancora le riserve per la sua partecipazione alla rassegna continentale di metà agosto in Germania. Ma Gimbo è speranzoso: "Sensazioni fisiche pessime, energetiche non ne parliamo, ma il cuore e l’orgoglio anche questa volta hanno funzionato. Dopo una settimana nera inizio a credere che gli Europei siano possibili" scrive sui social il trentenne dorico. Molto dirà la gara di stasera, nella Diamond League, allo stadio Louis II di Montecarlo, un impianto che Gimbo non dimenticherà mai, con quella serata dolce amara del 2016 quando prima saltò 2,39 prima di farsi male e dire addio alle Olimpiadi di Rio. "Monaco è il mio posto preferito, siamo molto vicini all’Italia. Ha un posto molto importante nella mia carriera. Devo cercare di spingere al massimo e guadagnare un po’ di fiducia in me stesso prima degli Europei. Voglio dimostrare di essere in grado di lottare per una medaglia, perché i miei avversari saranno molto forti". Il test odierno è di quelli con la maiuscola. Dalle 19.45 salteranno i migliori a partire dal suo amico Barshim recente vincitore dei Mondiali, poi l’argento Sanghyeok e ancora l’ucraino Protsenko. Gimbo proverà di nuovo a divertirsi come in Ungheria a inizio settimana dove ha provato anche "a tirar fuori quel briciolo di energia che ho in corpo. Sono contento di aver vinto, non posso dire lo stesso della misura ma ammetto che prima di entrare in campo avevo paura di non riuscire a superare neanche 2,20 viste le mie condizioni". Il Covid lo ha svuotato. "In gara mi sono sentito veramente con pochissime energie e ho fatto il possibile per richiamarle tutte negli ultimi salti. Nel riscaldamento non ero riuscito neanche a superare 2,15 ma ho sperato fino alla fine che la gara potesse aiutarmi. Tecnicamente i salti non erano neanche malissimo, ma la condizione fisica è pessima, e questo ovviamente condiziona anche la tecnica. Ora speriamo di recuperare in tempo per l’ultimo test". Ultima fermata prima degli Europei.