Giro d’Italia, tappa a Jesi nel segno di Scarponi

Il 17 maggio tante iniziative in campo per ricordare l’Aquila di Filottrano. Sulle vetrate del Palatriccoli una grande immagine dedicata al campione

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di Gianni Angelucci

L’idea era nata cinque anni fa quando il palasport era sponsorizzato Ubi Banca e l’Aurora Basket, all’epoca ancora in serie A, ne era il più importante fruitore: perché non dedicare le vetrate d’ingresso del palas ai campioni jesini dello sport? Tra scherma, calcio, atletica, pattinaggio ecc per individuare atleti nati all’ombra del campanile del Duomo, capaci di dare lustro alla città, c’era solo l’imbarazzo della scelta.

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L’incontro tra i dirigenti dell’Istituto di credito e l’amministratore unico dell’Aurora Altero Lardinelli, il tempo di stabilire le modalità, individuare i candidati, indire il referendum tra i rappresentanti delle società sportive e, nel giro di poche settimane, i risultati erano sotto gli occhi di tutti. Qualche giorno di lavoro per le ditte specializzate per realizzare le immagini dei sei prescelti ed ecco, con tanto di cerimonia pubblica, quasi un invito ai passanti della domenica, i volti sorridenti, o concentrati, o esultanti di Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Elisa di Francisca, Valentina Vezzali, Alessia Polita, Roberto Mancini far bella mostra sulle vetrate del palasport. Da sabato scorso alla effige del sestetto dei campionissimi di casa nostra è stata affiancata anche quella di un altro sportivo super, purtroppo scomparso proprio cinque anni fa, uno dei protagonisti più amati della storia recente del ciclismo mondiale. A Michele Scarponi è stata dedicata la decima tappa del Giro d’Italia che il 17 maggio conoscerà l’epilogo nella volata finale lungo il viale della Vittoria: tra le numerose iniziative volte a ricordare l’Aquila di Filottrano (quel pomeriggio troveremo qualcosa di Michele in ogni angolo, in ogni curva del percorso, così Alessandra De Stefano, la direttrice di rai Sport, la sera della presentazione della tappa al Teatro Pergolesi) un riconoscimento dovuto all’atleta, e all’uomo, che si è fatto benvolere da tutti lasciando un profondo segno in quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le qualità umane ancor prima che per quelle agonistiche. "Il tempo aveva deteriorato le immagini dei nostri atleti sulle vetrate del palasport, c’era l’assoluto bisogno di restituire dignità e migliore visibilità – spiega l’assessore allo sport del comune di Jesi Ugo Coltorti – il comitato che da mesi lavora per organizzare gli eventi di contorno al giro ha avanzato la proposta di dedicare una delle facciate a Michele, proposta che è stata accettata di buon grado non senza aver suscitato dei dubbi da parte di qualche ‘perfezionista’. Scarponi non è jesino? Filottrano è a pochi chilometri da Jesi e Jesi dal 2014 può vantare, non a caso, il titolo di città europea dello sport. Michele Scarponi era stimato e apprezzato e ha lasciato una impronta indelebile anche oltre i confini nazionali. Secondo noi merita un posto di rilievo tra i grandi dello sport jesino poi sarà il tempo a decidere se questa potrà essere una collocazione solo temporanea legata all’evento che più lo ha reso famoso".