Gran debutto di Tourè e Bedin con Ancona

Basket, al via il campionato di serie B: vittoria facile per i dorici, bene anche Fabriano e Jesi. Delude la Goldengas Senigallia

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di Andrea Pongetti

Tre belle vittorie, un solo, ma brutto, ko. È partito il campionato di serie B 2022-23 e la prima giornata ha complessivamente rispettato pronostici della vigilia, sin dall’anticipo di sabato, in cui Faenza, una delle favorite per la A2 con Rieti e Firenze (a loro volta vittoriose), ha largamente vinto sul parquet di Ozzano. È stato così anche per tre delle nostre, con Ristopro Fabriano, Luciana Mosconi Ancona e General Contractor Jesi che hanno conquistato tre convincenti successi, mentre ha perso la Goldengas Senigallia, chiamata all’impegno probabilmente più difficile, ma molto deludente ripensando alla squadra che, appena un paio di settimane fa, aveva sfiorato la qualificazione alla final four di Supercoppa. Vittoria piuttosto agevole per la Luciana Mosconi Ancona, che al PalaRossini contro i giovani Tigers Cervia si è imposta 90-71: positive le prestazioni dei nuovi, con Bedin (14 punti con 79), Ciribeni, Ambrosin, Tourè ma pure il giovane Calabrese incisivi, ben guidati dalla solita puntuale regia del riconfermato Panzini. Più complicata, ma alla fine larga la vittoria a Cerreto d’Esi della Ristopro Fabriano: partenza da incubo per i cartai nel primo quarto (12-25) ma poi le triple di un immarcabile Centanni (che debutto per l’ex dorico, 26 punti con 811 dai 6.75), la solidità dell’altro acquisto estivo Verri (19 punti) e l’intramontabile classe del play Stanic hanno fatto la differenza fino al 88-74 finale: l’argentino, 38 anni, tornato in estate a Fabriano, è stato in dubbio fino all’ultimo ma poi ha giocato offrendo il solito spettacolo, con 20 punti e un 56 da fuori. Più di misura, ma era prevedibile, la vittoria esterna della General Contractor Jesi, che l’ha spuntata 71-77 sul parquet della neopromossa Virtus Imola: il secondo e il terzo sono stati i periodi migliori per la squadra di Ghizzinardi, che ha subito trovato un Marulli trascinatore (24 in valutazione per l’ex Fabriano); da registrare il controllo dei rimbalzi, dove la Virtus ha fatto la voce grossa (49-36) nonostante i 12 di Ferraro. I rimbalzi, ma non soltanto quelli, sono stati uno dei problemi della Goldengas, che ha ceduto di schianto 81-64 a Piacenza. Gli emiliani, poco accreditati alla vigilia, hanno dimostrato di essere già in ottima condizione ed hanno vinto anche dando spettacolo in alcuni frangenti, ma la squadra di coach Filippetti, a +8 nel primo periodo, si è inaspettatamente disunita nel corso del match, crollando di schianto tra la fine del terzo e il quarto periodo: troppe scelte errate in attacco (misero 932 da due) sofferenza a rimbalzo (35-47) e troppo poca intensità nel momento in cui il match si è fatto difficile per poter pensare di uscire indenni del PalaFranzanti.