Halley Matelica sogna il bis General Contractor spietata

Jesi

86

Matelica

70

GENERAL CONTRACTOR : Varaschin 18, Ferraro 2, Giulietti ne, Konteh ne, Filippini 16, Merletto 14, Cicconi Massi, Calabrese 6, Vita Dilu ne, Valentini 5, Marulli 20, Gatti 5. All. Ghizzinardi.

HALLEY INF. MATELICA: Provvidenza 9, Fianchini ne, Mentonelli 6, Seck, Vissani 1, Gallo 2, Caroli 3, Polselli 24, Riccio 24, Adeola 15, Enihe 3. All. Trullo.

Arbitri: Giambuzzi (Ch) e Valletta (Pe) Parziali: 26-26, 49-40, 64-54.

Dura solo una decina di minuti il sogno della Halley di espugnare per la seconda volta il palatriccoli. La General domina gara2 dopo un inizio sofferto e pareggia la serie che si sposta nella terra del Verdicchio (di Matelica) per le gare del prossimo weekend. E’ subito lotta dura, pochi complimenti sul parquet adrenalina a fiumi, la Halley trova intensità ed energia per il primo tentativo di fuga (10-16) il solito Riccio, 15 dopo 10’, non pervenuto per il resto della gara. Recupero e sorpasso Jesi Gatti e Marulli dall’arco (22 - 21). Micidiale 8 - 0 ospite dopo 48 secondi e massimo vantaggio esterno (26-34 all’11’). Sarà l’ultimo acuto per i biancorossi. Jesi in gravi ambasce in difficoltà sul piano del ritmo trova forza ed energie fisiche e mentali per restare attaccata alla partita. L’Halley paga il dispendio di energia con un fatale calo di intensità coinciso con i 6’ di fuoco della General: un superbo Marulli suona la carica seguito a ruota dal resto della squadra: risultato un mortifero 16-2, dal 31-38 dl 14 al + 9 dell’intervallo lungo. Jesi innesca la fuga decisiva dopo il te, guidata e ispirata da Merletto, Matelica non molla di un centimetro, calano energie e lucidità, attacco ospite in rottura prolungata disarmato e reso innocuo dalla (finalmente) ringhiosa difesa di casa. Con l’inerzia saldamente in mano orange, Marulli da 8 metri mette il sigillo al parziale di 8 a 0 sganciando il missile del + 18 (72-54). La storia del derby finisce li, gara 2 va in archivio con un quarto d’ora di anticipo sulla sirena. E venerdì si ricomincia.

Gianni Angelucci