"Ho due offerte, tutto può succedere Serie D difficile, non impossibile"

Ermanno Pieroni e il suo futuro con l’Anconitana: "Sono ancora sotto contratto con l’Arezzo, poi vediamo".

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Ieri a ora di pranzo si è diffusa una voce che avrebbe del clamoroso: Ermanno Pieroni ha fatto visita a Stefano Marconi negli uffici della Rays. C’è chi giura di averlo addirittura visto uscire dall’azienda, ma di conferme ufficiali neanche a parlarne. Logico, l’interesse dell’Anconitana per l’ex presidente biancorosso è già fin troppo pubblico e Pieroni è sotto contratto con l’Arezzo: "Nessun colloquio dal vivo con Ermanno" ci fa sapere Marconi. Lo stesso ex patron smentisce con vigore: "Non ho mai incontrato Marconi, tantomeno oggi (ieri ndr). Se qualcuno dice di avermi visto si è confuso". Ne prendiamo atto, per carità. Se questo rendez-vous ci sia stato o meno probabilmente lo scopriremo nei prossimi giorni, ma con Pieroni è stata l’occasione per sentire il suo punto di vista.

Direttore, ma allora pensa al ritorno ad Ancona?

"Ringrazio la famiglia Marconi per gli attestati di stima nei miei confronti, ma io ancora sono un tesserato dell’Arezzo. Non posso sapere cosa può succedere tra un mese, ma adesso la situazione è questa: ho due offerte, di cui una da un club di serie B che avevo già rifiutato l’anno scorso per rispetto dell’Arezzo. Ripeto, non ho mai incontrato Stefano Marconi, l’ho sentito al telefono qualche volta, l’ultima quando è uscita la notizia della difficoltà di ripescaggio in serie D che avete anticipato voi del Carlino. Anzi, a proposito, vi faccio i miei più sentiti complimenti. In effetti la graduatoria non lascia grossa speranze, ma non è così remota l’ipotesi che diverse squadre rinuncino alla domanda per far scalare posizioni all’Anconitana. E’ ancora presto per alzare bandiera bianca".

L’Arezzo sta per passare di mano da La Cava a Stanzione, che ha dichiarato di non condividere il suo modo di fare calcio. Cosa risponde?

"Niente, non conosco questo signore e quindi non ne parlo. Dico solo che Ermanno Pieroni è arrivato ad Arezzo a marzo 2018 e l’ha salvato pur avendo preso la società 15 punti di penalizzazione grazie alla precedente gestione. Poi nelle altre due stagioni siamo stati nelle zone alte della classifica, grazie agli sforzi del presidente La Cava. Peccato non avere partecipato ai playoff post Covid, ma la decisione del patron va rispettata: il protocollo sanitario è una spesa ingente per una società di serie C".

Tornare a lavorare sotto il Guasco però la stuzzica, dica la verità…

"Ad Ancona ho lasciato il cuore, oltre che diversi soldi per le vicende che tutti sapete. Ancora non ho digerito il fallimento del 2004, hanno volutamente punito Pieroni e la sua Ancona perché il Bari di Matarrese era retrocesso in serie C e andava in qualche modo ripescato. Ma non posso scordarmi il gol di Ventura a Perugia, né i 10mila tifosi dorici a Livorno quando conquistammo la serie A: Ancona sarà sempre una parte di me".

Quindi ci vedremo?

"Io sono sempre a vostra disposizione, ma vi ho raccontato la situazione attuale".

L’impressione è che sia solo la prima puntata della nuova telenovela estiva.

Claudio Marconi