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(3-4-1-2): Pisseri; Ciofi, Prestia, Silvestri; Adamo (15’ st Pierozzi), De Rose, Varone (15’ st Francesconi), Donnarumma; Saber (1’ st Berti); Ogunseye (42’ Kargbo), Corazza (25’ Shpendi C.). A disp. Veliaj, Siano, Pitti, Chiarello, Bumbu, David, Giovannini, Pieraccini. All. Toscano.
ANCONA (3-5-2): Vitali; Barnabà, Marenco, Cella (19’ st Dutu); Peli (23’ st Basso), Saco (1’ st Energe), Nador (33’ st Gatto), Paolucci, Martina; Spagnoli, Cioffi (19’ st Kristoffersen). A disp. Testagrossa, Braghetti, Useini, Agyemang, Clemente, Pellizzari, Mattioli, Gavioli. All. Falanga.
Arbitro: Perri di Roma.
Reti: 33’ Silvestri, 6’ st (rig.) e 10’ st Corazza, 27’ st Shpendi C.
Note - Ammoniti: Adamo, Saber, Peli, De Rose, Barnabà; spettatori: 9500 compresi 6303 abbonati, per un incasso di 67705 euro; recuperi: 2’ + 2’.
Non c’è davvero gloria per l’Ancona al Manuzzi di Cesena, in Romagna i dorici rimediano quattro schiaffi che fanno male. Se nel primo tempo sembrano reggere il confronto con l’avversario, poi nella ripresa si sciolgono, trasformando la sconfitta in una disfatta.
Punteggio molto amaro, il 4-0 di Cesena, forse eccessivo per una squadra che almeno nel primo tempo mostra buone cose. Nella ripresa in campo però ci sono solo gli avversari e ai dorici non basta davvero la buona volontà: se il divario tra le più forti del girone e i biancorossi è quello visto ieri sera, allora l’Ancona avrà molta strada da fare per colmare il gap.
Ancona senza Donadel, squalificato, e ancora senza Perucchini, infortunato, eppure i dorici cominciano bene, con la giusta grinta e con buona compattezza difensiva, il 3-5-2 dorico si trasforma subito in un 4-3-3 con l’abbassamento di Martina sulla linea difensiva e con Peli che fa il terzo d’attacco.
E’ proprio lui che dopo una decina di minuti non sfrutta una palla appoggiata da Saco, poi dopo un’occasione mancata da Ogunseye e nata probabilmente da un fallo su Marenco, il Cesena trova il vantaggio su azione da calcio d’angolo: batte Adamo, di testa Silvestri sfrutta un blocco su Cella e la schiaccia dove Vitali non può arrivare. L’Ancona reagisce ma non trova spazi in avanti, anche se Peli in pieno recupero calcia di sinistro fuori ancora su appoggio di Saco.
Nella ripresa Falanga prova la carta Energe, ma alla prima occasione il Cesena trova l’Ancona sbilanciata, Corazza punta Cella, entra in area e il centrale dorico lo tocca quanto basta per causare il rigore, dal dischetto è lo stesso Corazza che raddoppia.
Si fa durissima per l’Ancona, che poco dopo su una palla persa da Martina incassa il tris ancora da Corazza che anticipa netto Cella e di destro batte di nuovo Vitali.
Sull’Ancona scendono i titoli di coda, il Cesena abbassa i ritmi, ma al 27’ contro i dorici visibilmente sfiduciati trova il quarto gol: il neoentrato Shpendi si porta a spasso Nador in area, con Dutu in ritardo, e di sinistro batte ancora Vitali. Gli ultimi venti minuti sono un Calvario, per l’Ancona meglio voltare subito pagina. A cominciare da sabato prossimo. Serataccia.
Giuseppe Poli
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