I romagnoli sognano la rivalsa dopo il ko contro il Fiorenzuola

Per la neopromossa questa è un’occasione per recuperare terreno proprio contro i dorici

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Con l’Ancona per riscattare il doloroso ko di Fiorenzuola: il Rimini vede nella sfida contro i dorici un’importante occasione di rivalsa, per provare a recuperare terreno dalla zona playoff da cui è scivolata fuori dopo la sconfitta in terra emiliana. Quello contro i dorici è un vero e proprio scontro diretto, considerati i soli tre punti che separano le due squadre: con una vittoria, la formazione di Gaburro aggancerebbe quindi i dorici, mentre con un pareggio, o peggio ancora una sconfitta, le posizioni di alta classifica diventeranno soltanto un miraggio. E dire che l’avvio di stagione dei romagnoli ha stupito la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori: nelle prime dieci giornate infatti, il Rimini ha racimolato ben diciotto punti su dieci partite, imponendosi a sorpresa su compagini molto più quotate come Entella e Gubbio e arrivando per un momento ad accarezzare l’idea di potersi issare in cima alla classifica. Poi, a partire dallo scorso 29 ottobre, con la sconfitta casalinga contro la Carrarese, qualcosa si è inceppato: da allora, il bilancio recita due vittorie, un pareggio e ben quattro sconfitte, con i primi mugugni della tifoseria che non sembra più apprezzare l’operato di Gaburro come all’inizio. Il tecnico gode tuttavia della fiducia della società e il prossimo impegno contro l’Ancona sarà un banco di prova importante per i riminesi dei vari ex Delcarro, Sereni e Tofanari, che questa partita la sentono più di chiunque altro. Del resto, Rimini-Ancona è sempre stata una sfida molto particolare da ambo le sponde: lo è maggior ragione da quel 13 giugno 2009, in quel play-out di Serie B che sancì la salvezza dei dorici e la retrocessione in C dei romagnoli. Si torna quindi in uno stadio che evoca dolci ricordi, ma che oggi rappresenterà un crocevia importante per la truppa di Colavitto. A testimoniare quanto ci tengano a fare bella figura a Rimini, sono le parole del portiere riminese Cesare Galeotti: "Ci sarà da battagliare, però credo che dopo la partita con il Fiorenzuola dobbiamo tornare a fare risultato, ora serve concretizzare, importante è vincere e portare a casa punti". Parole chiare e forti, che sono un sintomatico indicatore di come la sconfitta di Fiorenzuola non sia stata affatto digerita da squadra e società. Dopo un avvio sfavillante, l’ambiente sembra essere tornato coi piedi per terra, nonostante ad inizio stagione l’obiettivo dichiarato fosse la salvezza: da questo punto di vista, il Rimini attuale ricorda per certi versi l’Ancona Matelica della scorsa stagione, che si presentò ai nastri di partenza come un’incognita, ma che seppe poi ritagliarsi strada facendo il ruolo di terribile matricola, arrivando perfino a battagliare con Cesena e Rimini per i primissimi posti, salvo poi accusare un periodo di flessione verso la fine di ottobre. Ma questa è un’altra storia.

Gianmarco Minossi