Il ritiro a Chieti di Tamberi "Ho puntato all’impresa"

Il saltatore anconetano vuole chiudere con una vittoria: "Questa è la gara più importante dell’anno: mi sono isolato in Abruzzo per stupire tutti"

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Arriva il ‘’mondiale’’ per Gianmarco Tamberi come l’ha definito per tutta l’estate. Oggi all’Olimpico di Roma. Nella Capitale Gimbo è chiamato all’appuntamento più importante di un 2020 inedito, caratterizzato dal virus. Sarà tra i 29 azzurri che andranno alla caccia del Golden Gala Pietro Mennea numero 40. "L’appuntamento dell’anno", l’aveva definito alla vigilia della gara di Ostrava dove è uscito arrabbiato, con appena 2.20, "un risultato semplicemente imbarazzante" aveva sbottato a caldo. Vedremo stasera la reazione dell’altista dorico che difficilmente sbaglia più gare di seguito. Per cercare di prepararsi nel migliore dei modi all’appuntamento romano (in pedana dalle ore 18:40) Tamberi è salito in ritiro spirituale sugli Appennini. "È stato una sorta di ritiro spirituale sull’Appennino abruzzese, non lontano da Chieti – racconta Gimbo, classe 1992 – completamente da solo, da domenica sera a martedì mattina. Avevo bisogno di ricaricare le pile: se sul fisico e sulla tecnica non si poteva cambiare molto, ho provato a puntare sulla parte mentale. A stare con me stesso. A focalizzarmi".

Non vuole sbagliare ulteriormente. "Ho bisogno come l’ossigeno di riscattarmi dalla gara di Ostrava. A Roma il livello è alto, ci sono i migliori del mondo, Nedasekau è il favorito essendo il primo delle liste (con il 2,33 saltato in questa stagione, ndr)". Di azzurri in gara oltre a Tamberi dell’Atletica Vomano c’è il piemontese Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), giovane capace di 2,33 nel 2019. Non c’è però il pubblico all’Olimpico ed è uno svantaggio per Tamberi. "È stata una ‘coltellata al cuore’ sapere che non ci sarà pubblico. E’ davvero pesante. Se nella pallacanestro è il sesto giocatore in campo, per me è tutta la squadra. So quanto il nostro presidente Alfio Giomi abbia provato a far entrare gli spettatori perché per noi atleti è fondamentale il calore sugli spalti: so che mi seguiranno in tanti da casa".

Per cercare di volare sopra quel 2,31 che non gli soddisfa. "Non posso dire che la stagione sia andata male, con il 2,31 indoor e il 2,30 all’aperto, ma mi aspettavo ben altro". Chissà se il totale isolamento tra passeggiate e meditazione gli avrà fatto bene? Stasera la risposta nella gara di salto in alto che vedrà in pedana oltre che a Tamberi, Sottile e Nedasekau anche Bubenik, Doroshchuk, Glebauskas, Jersin Tomassini, Kobielski e Protsenko.