Il vice Pesaresi: "Usciamo a testa alta"

Chi vince esulta e l’Ancona ne ha ben donde, chi perde spiega e in sala stampa il duro compito spetta al vice allenatore Emanuele Pesaresi. Avevate preparato la gara in un modo ben delineato: saltato tutto dopo un quarto d’ora: "Siamo partiti male – dice –, un po’ timorosi, potevamo fare decisamente meglio. Troppo facili per loro i primi 20’, purtroppo è nata male questa partita e finita peggio. Dispiace perché in trasferta nelle ultime partite avevamo colto dei buoni risultati anche se non era questa la gara ideale per raccogliere punti". Il dramma, sportivo s’intende, è quello di non segnare pur costruendo diverse palle gol: "Da una parte però sarebbe stato enormemente peggio se non si creassero delle opportunità. L’importante è avere occasioni, prima o poi la palla entrerà dentro". Quant’è frustrante fare delle prestazioni dignitose, a parte ovviamente i primi 15 minuti ma uscire con un pugno di mosche in mano: "Noi sappiamo qual è il nostro percorso: ce la giochiamo con tutti, oggi forse è stata la partita del girone di andata dove ce la siamo giocata un po’ meno però credo che usciamo, nonostante la pesante sconfitta a testa alta". Cos’ha determinato la sua espulsione? "Cose di campo – taglia corto Pesaresi –. Diciamo una difformità di vedute con l’assistente". Decisamente risollevato Colavitto: "Abbiamo avuto un approccio feroce: i ragazzi mi sono piaciuti e sono stati premiati dai gol. Era complesso dopo la gara di Rimini". Qualche sofferenza nel secondo tempo: "Una decina di minuti dopo l’espulsione di Di Massimo. Poi ci siamo assestati. Io tarantolato? È un difetto che mi sto portando dietro da quando alleno".