In serie A c’è sempre un po’ di Falconara

Volley, il coach Gianluca Graziosi chiamato a guidare l’Olimpia Bergamo: "Ritorno dove sono stato benissimo e sfiorato il gran salto"

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Da Siena a Bergamo. Il coach falconarese Gianluca Graziosi ritorna ‘’a casa’’, in quell’Olimpia dove ha già allenato di recente, un paio di stagioni, dal 2016 al 2018.

"Ritorno dove sono stato benissimo - confida Graziosi, falconarese doc, classe 1965 -. Ho dei gran bei ricordi. Ho approfittato della chiamata. A Bergamo si lavora molto bene". In Lombardia Graziosi ha sfiorato il gran salto in A1 in entrambe le stagioni arrivando in semifinale playoff e in finale di Coppa Italia. "La prima stagione, all’esordio in A2, in un panorama nazionale dove non eravamo nessuno, siamo partiti per centrare la salvezza, ma siamo arrivati in semifinale playoff; nel secondo anno abbiamo conquistato anche la finale di Coppa Italia contro Roma". Insomma è un Graziosi che staziona con le proprie squadre sempre nelle posizioni nobili dell’A2. Quest’anno addirittura in vetta (con 45 punti frutto di 15 vittorie e solo 4 sconfitte), con Siena, nella seconda serie nazionale, sognando la promozione in A1. Poi però il Covid-19 ha spezzato i sogni di gloria. "Purtroppo un campionato buttato via, come se non fosse esistito. Abbiamo svolto un grandissimo lavoro nonostante vari dubbi iniziali visto che la società veniva da una retrocessione l’anno scorso dalla massima serie con tutti i problemi annessi. C’era da ricostruire. Siamo partiti con le orecchie basse faticando nelle prime cinque sei giornate, ma poi siamo saliti in testa alla classifica fino al momento dello stop, giocando sempre una bella pallavolo. Davvero un bel gruppo e dispiace per come si sia conclusa l’annata". Decisioni dall’alto che non sono piaciute a coach Graziosi. "Comprendo lo stop, ma non puoi buttare via un lavoro di otto mesi. Mancavano tre partite alla fine della stagione regolare, mi è sembrato assurdo prendere la decisione di annullare tutto. La stagione doveva essere portata a termine con tanto di retrocessioni e promozioni. Abbiamo iniziato ai primi di agosto giocando fino a inizio marzo. A livello sportivo andava sicuramente gestita meglio". Siena che duellava in testa al torneo di A2 proprio con Bergamo, scherzo del destino proprio la futura panchina di Graziosi (sulla panchina toscana finirà Spanakis, ex Bergamo quest’anno). "Non sono rimasto a Siena perché non era molto chiaro il progetto per via del coronavirus. Lo sponsor principale, Emma Villas, che opera nel turismo ha pensato prima di tutto e giustamente al lavoro. Un paio di mesi di normale confusione. Mi è arrivata l’offerta di Bergamo a cui non ho voluto rinunciare. Ne ho approfittato subito". La voglia è di essere ancora protagonisti. "C’è un progetto interessante. Stanno provando a fare un accordo a tre: Bergamo assieme a una società di A3 e a un’altra di B del posto. Se dovesse andare in porto si potrebbe disputare un torneo di medio alto livello, altrimenti potrebbe essere un anno di transizione dove si dovrà ricostruire". Di sicuro non cambierà l’idea di pallavolo (umiltà, sacrificio e tanta fame) del tecnico falconarese. Graziosi è cresciuto alla scuola di Marco Paolini, subito protagonista vincente a Falconara a livello nazionale nelle categorie giovanili e che può vantare una stagione anche in A1, a Ravenna, l’anno passato. Difficoltà un po’ ovunque. Un pensiero alla sua regione (dove è stato protagonista in passato a Castelfidardo e Potenza Picena oltre che nella sua Falconara) non poteva mancare. "Spero che dopo questa pandemia si ritorni al più presto in palestra. Auguro alla pallavolo marchigiana di riprendersi e di poter tornare a sorridere partendo dai giovani" chiude il tecnico che negli ultimi due anni ha guidato la Nazionale B alla conquista dei Giochi del Mediterraneo e delle Universiadi.

Michele Carletti