Inizia la settimana calda: l’ultimatum del molisano

Il patron del Vastogirardi vuole chiudere entro fine mese, altrimenti ritirerà la sua candidatura. Un anconetano potrebbe entrare nella cordata

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E’ decisamente una settimana calda, quella che si appresta ad affrontare l’Anconitana, il cui destino societario sarà deciso entro fine mese. Al momento i gruppi, o le cordate, potenzialmente interessati alla società biancorossa, e che dunque sarebbero disponibili a subentrare alla guida dell’Anconitana presieduta da Stefano Marconi, sono tre: c’è quello che rappresenta Piero Mancini, che però al momento non ha alcuna trattativa aperta con Marconi, come dichiara lo stesso presidente nell’altro articolo, c’è quello rappresentato dall’avvocato anconetano Andrea D’Aprile, sul quale si potrebbero conoscere dettagli importanti già oggi. E poi c’è quello guidato da Andrea Di Lucente, imprenditore molisano, consigliere regionale della Regione Molise e presidente della squadra di calcio del Vastogirardi che milita in serie D.

Quest’ultimo è stato il primo a venire allo scoperto e a parlare in modo chiaro e trasparente delle proprie intenzioni attraverso la carta stampata, le radio e le televisioni. Il primo che a chiare lettere ha dimostrato un forte interessamento nei confronti della società dorica, che lo ha motivato, che ha spiegato che insieme a lui ci sono alcuni amici imprenditori e appassionati di calci,o pronti a investire sull’Anconitana. Tant’è vero che all’appuntamento che oggi sarà confermato con Stefano Marconi - probabilmente domani a pranzo - saranno presenti anche due dei tre imprenditori che affiancherebbero Di Lucente in questa nuova impresa sportiva. Ma il patron molisano, che di calcio se n’intende e che è stato protagonista con il suo Vastogirardi di una storica promozione in serie D, è stato chiaro: "Siamo interessati - ha dichiarato a più riprese - a patto di chiudere entro il mese".

Già, perché Andrea Di Lucente sa bene che se la questione del passaggio societario dovesse essere tirata per le lunghe, quali che fossero le ragioni, si finirebbe per non rispettare i tempi di ricostruzione societaria e sportiva che lui ha ben chiari. Ancona e l’Anconitana rischierebbero un’altra incompiuta, su cui, evidentemente, Andrea Di Lucente non ha nessuna intenzione di mettere la firma. Di qui la trasparenza dimostrata, la dichiarazione di interesse, la rapidità con cui lo stesso Di Lucente s’è mosso negli ultimi giorni, riscuotendo notevole attenzione da parte della città, tanto che ci sarebbe già qualcuno interessato ad affiancarlo nel nuovo assetto societario. Se andasse a buon fine la trattativa con Stefano Marconi, però, non sarà Andrea Di Lucente a fare il presidente, perché non può esserlo contemporaneamente nel Vastogirardi e nell’Anconitana. Sarà uno dei suoi soci, o un anconetano. La settimana potrebbe portare chiarimenti anche in questa direzione.

g.p.