Jesina e ingegneria, Campana "sogna" una doppia laurea

Prima di essere chiamato ‘dottore’ (frequenta ingegneria biomedica in Ancona "con gli esami – complimenti - sono praticamente alla pari") Marco Campana prova a prendere la laurea del calcio. Con la Jesina. Dove ha avuto il tempo di giocare una decina di partite a primavera dell’anno scorso, culmine emergenza covid , richiamato ora a gran voce da mister Strappini e dal d.g. Amici. Classe 95, nato a san Severino, residente a Cingoli: caratteristiche tecniche? "Centrocampista col compito di dettare i ritmi di gioco, penso di cavarmela anche in fase di interdizione, all’occorrenza posso dare una mano anche in difesa". Il campionato da ricordare sotto l’aspetto personale. "L’Eccellenza vinta da under con la Folgore Falerone, 19 anni ho giocato quasi tutte le partite, una bella soddisfazione". Chi ritrova a Jesi dei vecchi compagni. "Quasi tutti, Garofoli, Giovannini, Sampaolesi, Cameruccio… con Jachetta ho giocato insieme a Macerata, ringrazio mister Strappini che mi ha voluto di nuovo qui, Jesi è una piazza prestigiosa, mi ero trovato benissimo appena si è presentata la possibilità di tornare non me lo sono fatto ripetere due volte". La Jesina la squadra più importante in cui ha militato finora? "Insieme con la Maceratese sicuramente si, due piazze storiche che hanno fatto la storia del calcio regionale, un onore per me averne fatto parte". Di nuovo a Jesi, con quali obiettivi? "Togliermi tante soddisfazioni a livello personale, migliorarci e crescere tutti insieme come squadra, ci aspetta un campionato durissimo, combattuto ed equilibrato come non si vedeva da tempo". Jesina tra le favorite? "In cima a tutte per me c’è l’Atletico Ascoli che ha fatto un mercato di altissima qualità: noi? Non siamo male ma abbiamo ancora tanto da lavorare".

Gianni Angelucci