Jesina, il ritorno di Tommaso Gabrielloni

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Un ulteriore importante tassello alla corte di mister Marco Strappini. E’ l’ultimo arrivato in ordine di tempo in casa jesina: nome Tommaso, cognome Gabrielloni. Basta la parola. Da ieri ‘Tommy’ - chiamatelo come volete, bomber, professore, poeta del gol, è tutto autentico e certificato – è tornato ad indossare la maglia della società che, a partire dai primi anni 2000, lo ha lanciato e fatto conoscere agli appassionati del calcio regionale. Quelle Marche che lui, jesino doc nato nella città di Federico il 17 agosto dell’anno di grazia 1982, non ha mai voluto abbandonare, limitando il personale raggio d’azione pedatorio ad un tour della provincia. Limitato ma sufficiente per lasciare, puntualmente ogni domenica, un personalissimo e biglietto da visita ai malcapitati portieri avversari. Gol a raffica, segni indelebili come la zeta di Zorro. Jesina, Biagio Nazzaro, Marina, presenza costante nei campionati di serie D ed Eccellenza le società che piu di altre hanno avuto modo di apprezzarne le qualità umane ma, visto che qui si parla di calcio, ancor più quelle di implacabile bomber. Tanti gol da averne perso, lui per primo, il conto. Del resto come si fa a chiedere cose ‘materiali’ come fare gol in una porta di calcio a uno che si è laureato in filosofia, ha cominciato a insegnare giovanissimo (attualmente è docente di religione al Liceo Scientifico), si è sposato, ha avuto una bambina (Giulia, tre anni) e, continuando sempre a giocare, ha trovato pure il tempo di scrivere un libro di poesie. E adesso, alla soglia dei 38 anni ha risposto entusiasticamente alla chiamata della Jesina dell’amico Strappini. Gallina vecchia fa buon brodo? Per carità non fatevi sentire, c’è il rischio che si arrabbi … Gianni Angelucci