La nazionale di basket parla anconetano Pajola, Polonara e Severini verso il mondiale

La gioia del presidente del comitato regionale della pallacanestro, Paolini: "Siamo la regione con il maggior numero di atleti convocati nei 15"

La nazionale di basket parla anconetano  Pajola, Polonara e Severini verso il mondiale
La nazionale di basket parla anconetano Pajola, Polonara e Severini verso il mondiale

Tre marchigiani, tre anconetani nell’Italbasket che si prepara ad affrontare i Mondiali che si svolgeranno dal 25 agosto al 10 settembre prossimo tra Giappone, Filippine e Indonesia. Un evento storico per le Marche, come per il capoluogo: sono Achille Polonara, anconetano del 1991 e Alessandro Pajola, anconetano del 1999, entrambi giocatori della Virtus Bologna, e Luca Severini, di Loreto, nato nel 1996, che gioca a Tortona. Le Marche la regione più rappresentata nella squadra che ha appena partecipato alla Trentino Basket Cup: i giocatori azzurri sono quindici, per i Mondiali ne partiranno dodici e Ancona, insieme al movimento cestistico marchigiano e al presidente del comitato regionale Federbasket, l’anconetano Davide Paolini, fanno il tifo per Achille, Luca e Alessandro.

"Tre marchigiani in azzurro, tutto questo fa un effetto bellissimo – attacca Paolini – siamo la regione con il maggior numero di atleti nati nel nostro territorio tra i 15 convocati, ci auguriamo che siano tutti e tre tra i 12 che andranno al Mondiale e se non accadrà sarà comunque un bel dato, raffrontato con regioni che nei numeri degli abitanti sono dieci volte noi. Merito delle società, della passione dei dirigenti, del pubblico. Achille, Luca e Alessandro sono il vertice ma potevano essercene anche altri, se per esempio Hackett non avesse rinunciato all’azzurro avrebbe potuto esserci anche lui. Tutto questo testimonia la grande passione della pallacanestro marchigiana".

Un rapporto diretto e personale, quello dei tre azzurri con il presidente della Fip Marche: "Li conosco tutti benissimo – racconta ancora Paolini –, tutti e tre hanno fatto le selezioni regionali, li ho visti nascere. E con tutti tre continuo ad avere un rapporto quotidiano, non c’è giornata che non mandi loro un sms o un messaggio su WhatsApp, c’è un rapporto di amicizia che va oltre al mio ruolo di presidente regionale. Faccio fatica a vedere una partita della nazionale con loro in campo e non soffrire".

Ancona che nel basket marchigiano rompe l’egemonia pesarese? "No, sono cicli – conclude Paolini –. Come per tanti anni giustamente abbiamo avuto una scuola pesarese e una di Porto San Giorgio, sicuramente il lavoro del Cab Stamura degli ultimi dieci anni ha dato i suoi frutti. Poi il talento è talento e ci vogliono anche la fortuna, le circostanze favorevoli, la capacità di stare in mezzo al gruppo, e la passione. Quella di questi ragazzi è incredibile, sono anni che non si fermano un attimo, sono partiti il 24 luglio e torneranno a casa l’8 settembre, male che vada". Già perché adesso l’Italia farà tappa ad Atene per giocare il torneo dell’Acropolis. E poi i Mondiali: è l’estate infinita degli anconetani in azzurro.

Giuseppe Poli