"La nuova società? Organizzata Ha riportato entusiasmo in città"

Intervista al presidente della Nuova Folgore. Renato Bussolari:. "C’è uno spirito diverso"

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Oggi Renato Bussolari è il presidente della Nuova Folgore, società sportiva cittadina specializzata nello sviluppo e nella crescita di giovani calciatori, ma tra gli anni Sessanta e Settanta vestiva la maglia dell’Ancona e negli anni Novanta allenava le giovanili biancorosse. Ecco il suo sguardo anconetano, dal torneo Città di Ancona concluso ieri, all’Ancona con cui la Nuova Folgore intrattiene "ottimi rapporti", come spiega.

Presidente Bussolari, intanto com’è andato il torneo giovanile di Collemarino che si è concluso ieri?

"Benissimo, un torneo ideato e inventato da noi. Ci siamo trovati e ci siamo detti che volevamo provare a organizzarne uno, visto che ad Ancona si fa sempre poco in questo senso, e ci siamo riusciti, con una formula bellissima. I padroni del campo sono stati i ragazzi: è un mese che giochiamo e si sono comportati in maniera eccellente, hanno giocato ma fatto anche gli arbitri, senza fischietto, per dare una nuova impronta. Abbiamo ricevuto tanti complimenti. Ad assistere alle partite, ogni sera, ci sono state dalle duecento alle trecento persone. Abbiamo disputato oltre cento partite, con più di 150 giovani calciatori".

Parlando dell’Ancona: come sono i rapporti con la nuova società biancorossa?

"Ottimi. Infatti con il settore giovanile vengono a Collemarino per tutta la settimana, e c’è uno scambio di giocatori, nonostante siamo affiliati con il Milan. Perché quelli che il Milan non reputa alla loro altezza possiamo darli ad altre società. Vedo che c’è uno spirito nuovo, grande serietà. Sono organizzati molto bene".

Le è piaciuto il campionato della squadra di Colavitto?

"Sì, una squadra giovane, che alla fine poteva dare qualcosa in più, ma penso che fosse arrivata alla frutta. Un grossissimo campionato. E grazie a loro la piazza di Ancona ha visto qualcosa di nuovo, ha rivisto il professionismo".

Cosa si aspetta ora, da ex biancorosso e da tifoso?

"Canil e tutto il suo staff sono persone serie che hanno riportato entusiasmo in città. Con il cambio di proprietà ora mi aspetto una squadra forte che punti a vincere il campionato. Nell’arco di un breve tempo, per vedere di nuovo l’Ancona in una serie che si merita. Da ex giocatore ricordo quando al Dorico c’erano anche diecimila spettatori, mi auguro che si ritorni a quei livelli, quando la gente era in festa, quando allo stadio c’erano i ragazzini. Per farlo serve una società che si chiami davvero tale, e questa lo è. E poi l’aiuto dei tifosi sarà sempre fondamentale".

Quanto importante sarà per l’Ancona poter contare su un centro sportivo?

"E’ la prima cosa: una società che vuole emergere deve avere un centro sportivo. Se non si punta sui giovani si dura poco, bisogna lavorare sul vivaio. E nel nostro territorio c’è molto di buono".

Giuseppe Poli