
Lo ha ricordato anche il supervisore dell’area tecnica Roberto Ripa nei giorni scorsi: l’Ancona di quest’anno dopo 7 giornate ha gli stessi punti dello scorso campionato, cioè 8. Anche se con alcune differenze. Allora, infatti, era undicesima alla pari con il Montevarchi, oggi nona in un gruppo di quattro formazioni. Allora aveva segnato 9 reti e subite 7, quest’anno 8 gol realizzati e 12 incassati. Allora tre sconfitte di cui due in casa, con il Gubbio, con il Montevarchi e a Reggio, proprio come quest’anno, con il Gubbio, a Cesena e con la Juventus Next Gen. Da sottolineare, però, che questi sono dati relativi, che i campionati non si vincono a ottobre: quest’anno è prima in classifica la Torres, finora grande sorpresa del campionato e a punteggio pieno, lo scorso anno c’era il Fiorenzuola, poi terminato quindicesimo. Confronti e posizioni in classifica da prendere assolutamente con le molle, dunque. Ma Ancona con numeri in parte simili a quelli della scorsa stagione, nelle prime sette giornate. Interessante analizzare altre analogie e differenze. L’età media di quest’anno è di 23,3 anni e il valore di mercato 4,12 mln di euro (fonte: transfermarkt), nona squadra in questa classifica, dove primeggia la Juventus che vanta talenti che giocano anche in serie A come Yildiz. La passata stagione 24,2 anni di media e valore 4,60 mln di euro, ottava in classifica. La differenza di meno di 500mila euro di valore, tra l’altro, non inciderebbe sulla posizione in tale graduatoria: con 4,60 mln, in altre parole, l’Ancona sarebbe sempre nona. La squadra è stata profondamente rinnovata, durante la scorsa estate: prima le partenze dei quattro giocatori in prestito (Mezzoni, Mondonico, Fantoni e Brogni), quindi Melchiorri, poi gli altri, per concludere con Simonetti che ha salutato i compagni il giorno prima della partita di Chiavari. Le partenze sono state 14, dovute non solo al rientro dei prestiti ma anche e soprattutto a scelte tecniche, se si esclude il caso Di Massimo, giocatore che è stato ceduto perché considerato troppo "oneroso" rispetto al budget. Lo scorso anno c’erano quattro giocatori in prestito, appunto Mezzoni, Mondonico, Fantoni e Brogni, quest’anno sono sei, cioè Dutu, Clemente, Peli, Saco, Nador e Cioffi, due in più, ma perché Camigliano è in prestito alla Pro Vercelli e perché la cessione improvvisa di Simonetti ha messo in difficoltà il diesse Micciola – tutti si aspettavano che Simonetti rimanesse ad Ancona – che ha rimediato alla sua partenza prendendo in prestito Saco, ma che ha generato anche una plusvalenza per le casse dell’Ancona che potrebbe rivelarsi utile nel mercato invernale. Altre differenze tra la squadra dello scorso anno e quella attuale, naturalmente, vengono dal gioco dei due allenatori Colavitto e Donadel, il primo quasi sempre fedele al 4-3-3 e il secondo alle varianti del 3-5-2, spesso con l’uso del trequartista. Squadra dedita al gioco di rimessa e alle ripartenze, quella dello scorso anno, più camaleontica, più giovane e ancora difficile da decifrare, almeno per ora, quella di questo torneo. Giuseppe Poli