"L’Ancona è cresciuta, sabato sfida delicata"

Il diesse Francesco Micciola spegne facili entusiasmi: "A Cesena sembrava una partita di serie B. Occhio ai sardi, ci tengono molto"

Migration

Il diesse Francesco Micciola guarda avanti. Dopo la vittoria di Cesena l’Ancona torna in campo, tra infortuni e squalifiche, consapevole di non aver vinto ancora nulla. Mancano sei partite alla pausa natalizia e solo tra un mese si faranno i primi bilanci della stagione.

Direttore, quella di Cesena non è una vittoria come le altre.

"Ha un valore diverso perché abbiamo giocato contro una squadra molto forte in uno stadio con tanto pubblico. Grande calcio, tanta intensità e ritmo, mi sembrava di vedere una partita di serie B. Siamo contenti dei tre punti, davanti a così tanti nostri tifosi, abbiamo ripagato la loro fiducia".

A Reggio e Chiavari due grandi partite ma altrettante sconfitte. Stavolta a Cesena avete vinto. Cos’è cambiato?

"Quelle partite ci hanno fatto crescere in fretta. A Reggio Emilia abbiamo fatto tutto noi e la Reggiana ha vinto senza tirare mai in porta. A Chiavari l’Ancona ha dominato per 70’ ma purtroppo anche lì abbiamo commesso delle ingenuità. A Cesena la squadra ha giocato una gara attenta, concentrata, organizzata. I ragazzi meritavano una prestazione e una vittoria del genere. Ma la partita più importante è sempre la prossima".

E’ stata la migliore Ancona della stagione?

"Ho visto prestazioni migliori, anche quando non abbiamo portato a casa il risultato. L’Ancona ha fatto delle partite in cui sono rimasto a bocca aperta, prestazioni davvero importanti". Quanto rilevante la difesa del vantaggio, a Cesena?

"Il mister ha avuto l’intuizione di lavorare sulla difesa a tre che ci ha dato più solidità. Sono contento perché per la seconda partita di fila non abbiamo subito gol".

A Cesena decisive anche le parate di Perucchini. Quanto conta averlo recuperato?

"Lo abbiamo preso per questo, perché sappiamo che cosa ci può dare".

La sua presenza in campo va al di là delle parate.

"Un portiere esperto e un leader".

Spagnoli ha realizzato finora otto gol: è un’Ancona Spagnoli-dipendente?

"E’ un attaccante che ha ampi margini di miglioramento e che abbiamo messo nelle migliori condizioni per fare bene ad Ancona. Ci sta mettendo professionalità ed entusiasmo e sono contento perché i gol stanno arrivando e gli danno fiducia. Un giocatore importantissimo, come lo sono tutti gli altri".

Siete l’attacco più forte del campionato eppure avete vinto due volte per 1-0: sta diventando una nuova Ancona?

"Abbiamo fatto diciassette operazioni in entrata. Siamo una squadra tutta nuova, i ragazzi si stanno conoscendo, l’allenatore piano piano comincia anche lui a conoscerli a fondo, non è facile lavorare con così tanti giocatori nuovi".

Preoccupato per l’infortunio a Spagnoli?

"No, ha preso solo una botta, penso che possa essere in campo già sabato con la Torres". Quando si vince una partita così importante, poi bisogna fare attenzione a quella successiva, apparentemente più facile.

"Sabato sarà una sfida molto impegnativa. A Sassari ho giocato due anni, conosco bene l’ambiente, so quanto ci tengono. Una partita in cui dovremo restare concentratissimi".

Giuseppe Poli