"L’Ancona per me è da playoff. Paolucci e Spagnoli fortissimi"

Giocò nella squadra del patron Marinelli: "Con Colavitto hanno ritrovato entusiasmo".

"L’Ancona per me è da playoff. Paolucci e Spagnoli fortissimi"
"L’Ancona per me è da playoff. Paolucci e Spagnoli fortissimi"

Giammarco Malavenda, storico capitano dell’Ancona dell’era Marinelli, era presente al Del Conero, domenica scorsa, per assistere alla sfida contro il Perugia. "Una bella partita con una buonissima Ancona – racconta Malavenda –, rispetto ad altre occasioni mi è piaciuta molto. Sicuramente la qualità dell’avversario ha alzato il livello della partita. Un’Ancona sofferente nei primi venti minuti, ma davanti c’era il Perugia, e il Perugia e Cesena quest’anno sono le squadre che mi hanno impressionato di più. Ma l’Ancona non ha sofferto molto e poi ha deciso la partita nella ripresa, molto pimpante, con quell’uno-due che ha cambiato la gara". Primo tempo di un tipo e poi ripresa totalmente diversa, ecco come la vede Malavenda: "E’ normale che quando giochi con squadre così attrezzate all’inizio cerchi di capire l’avversario lasciandogli il pallino del gioco, ma l’Ancona dava sempre l’impressione di essere tranquilla e sapere cosa fare. Un’ottima prestazione contro una squadra di primo livello che lotterà per andare in serie B". Da ex difensore gli piace questa difesa a quattro: "E’ una cosa che ho evidenziato anche con i miei amici: i due centrali sono andati molto bene e anche i terzini, sia Clemente che Martina, ma soprattutto Martina con una spinta costante sulla fascia. Ormai i difensori non sono più come una volta, hanno bisogno dell’aiuto dei centrocampisti e anche in questo l’Ancona ha lavorato benissimo. E davanti sia Cioffi sia Energe hanno giocato un’ottima partita e sul binario di sinistra, con Martina e Cioffi, sin dall’inizio l’Ancona ha messo in difficoltà il Perugia". Sette punti in tre partite, un segnale che il vento è cambiato: "Certo, i giocatori erano arrivati al limite del nervosismo, una squadra che dall’esterno sembrava non riuscisse più a esprimersi. Colavitto conosce l’ambiente e diversi giocatori, si vede la sua mano, è un allenatore che ha le idee ben chiare, ora la squadra gioca in modo più semplice e più tranquilla. E di partite quest’anno ne ho viste tante". Ecco chi gli piace di più di questa squadra: "Spagnoli è eccezionale, attaccante da altre categorie. Poi Paolucci, giocatore che dà l’anima, ruba palloni, generoso e molto interessante. Non conoscevo Cioffi, che nelle ultime partite mi ha impressionato". Dove può arrivare quest’Ancona: "Zona playoff, assolutamente, poi se vuoi fare come lo scorso anno servono almeno di un paio di giocatori. Se la società interverrà a gennaio l’Ancona potrà fare ancora meglio". Questo cambiamento ha riacceso l’entusiasmo: "Ma la sensazione è stata sempre di attaccamento alla squadra, voglia di andare a vedere la partita, l’entusiasmo c’è sempre stato – conclude Malavenda – poi certo, se fai risultato aumenta il pubblico".

g.p.