L’Ancona riparte dal 4-3-3 di Colavitto

Confermato lo schema caro al tecnico anche se con interpreti diversi: a Siena probabile tridente Petrella-Spagnoli-Di Massimo

Migration

L’Ancona che farà il suo esordio in campionato nel posticipo serale di lunedì prossimo contro il Siena sarà molto diversa dalla squadra dello scorso anno. Lo sarà nei nomi, con una squadra rivoluzionata rispetto alla passata stagione, ma sarà pur sempre una creatura di Gianluca Colavitto, votata all’attacco e schierata, almeno inizialmente, con il 4-3-3. Il primo cambiamento è in porta: l’arrivo dell’esperto Filippo Perucchini garantisce esperienza e fisicità all’Ancona, così come una forte presenza sulle palle alte, vista la statura dell’estremo difensore ex Teramo. Più avanti la squadra dorica può contare su due terzini decisamente offensivi: da una parte, infatti, dovrebbe partire titolare Francesco Mezzoni, l’ultima stagione a Pistoia, giocatore fisicamente forte e veloce, capace di saltare l’uomo e decisamente propenso a proporsi in avanti. Dall’altra parte dovrebbe cominciare Alessandro Martina, anche lui proveniente dalla Pistoiese, giocatore mancino estremamente duttile, quanto abile a sfruttare la sua velocità. I due, tra l’altro, sono entrambi under e si conoscono bene, avendo giocato insieme nell’ultima stagione con la maglia degli arancioni, insieme anche ad Alessio Di Massimo. Con la squalifica di Mario Prezioso, che verrà scontata proprio nella sfida contro il Siena, lo schieramento del centrocampo dorico dovrebbe prevedere l’esperto ex Sudtirol, il capitano Emanuele Gatto, davanti alla difesa a dettare il gioco nel ruolo di regista, con a fianco l’under Pier Luigi Simonetti e dall’altra parte Lorenzo Paolucci, due giocatori molto mobili e decisi non solo a mostrare le loro doti sin dalla prima partita con il Siena, ma anche a non far rimpiangere le partenze di gente come Iannoni e Delcarro.

Nel centrocampo a tre tutti dovranno impegnarsi a fondo nella fase di non possesso, per cercare di recuperare palloni e per interrompere le trame di gioco avversarie, ma anche per innescare quelle ripartenze che lo scorso anno hanno fatto le fortune dell’Ancona. Anche l’attacco è completamente rinnovato rispetto allo scorso anno. Il brevilineo Mirco Petrella a destra è un mancino abile sia a saltare l’avversario sia a servire i compagni, ma anche a concludere in porta, oltre che a ripiegare velocemente in fase di non possesso e a sfruttare gli spazi tra le linee avversarie. Le amichevoli finora disputate, al di là del valore delle squadre affrontate, ne hanno evidenziato le molte qualità che Petrella vuole ribadire in campionato. Al centro dell’attacco ci dovrebbe essere Alberto Spagnoli, gran fisico e altrettanta disponibilità a giocare per la squadra, più che bomber. Ma va da sé che quando le cose vanno bene e mandi in porta i compagni, poi gli stessi ti ricambiano il favore. E’ arrivato ad Ancona pronto a giocare per la squadra ma anche consapevole che il gioco di Colavitto favorisce gli attaccanti, e il suo obiettivo non nascosto è quello di andare in doppia cifra. Poi c’è Alessio Di Massimo - ci sono tanti altri giocatori, certo, ma questa potrebbe essere la formazione iniziale - che dall’altra parte dell’attacco spinge le ripartenze, cerca scambi veloci con i compagni, e cerca di accentrarsi per sfruttare il suo tiro in porta. Un attaccante dalle indubbie qualità tecniche, abbinate a una notevole forza, un giocatore che aspetta solo che il pubblico anconetano ne scopra le doti di bomber. D’altra parte l’attacco è stato uno dei punti di forza più evidenti e appariscenti della squadra dello scorso anno, dunque chi è arrivato a sostituire i vari Rolfini, Faggioli e Sereni, sa che dovrà fare di tutto per migliorare le statistiche della passata stagione, ma anche che il gioco di Colavitto e il pubblico biancorosso - abbonamenti in vertiginosa ascesa in questi giorni - potrebbero trascinare quest’Ancona oltre ogni ostacolo.

Giuseppe Poli