"Le mie aspettative sono le stesse dell’Anconitana"

Zanon ha firmato: "All’Aquila ho già percorso la strada della risalita delle categorie più complicate: l’Eccellenza è una di queste: dobbiamo essere uniti"

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di Andrea Fiano

"Le mie aspettative sono le stesse di società e tifosi: vincere il campionato e portare l’Anconitana dove merita perché chiunque sa che questa piazza è solo di passaggio in Eccellenza". Idee chiare per Damiano Zanon, l’ultimo colpo in ordine di tempo del club biancorosso. Un acquisto importante, di livello. Per lui parla il suo curriculum, le numerose stagioni di B con Pescara, Bari, Frosinone, Perugia e Ternana; le 23 presenze in A col Pescara. Zanon a 37 anni però ha ancora voglia di giocare e dimostrare. È reduce dalla risalita con L’Aquila, simile a quella a cui è stata costretta l’Anconitana: dalla Prima Categoria all’Eccellenza. "Però poi le cose sono cambiate e ho deciso di cambiare aria", spiega il neo giocatore di Lelli. Lunedì il primo contatto: "Mi ha telefonato il consulente Ermanno Pieroni, gli ho detto subito del mio interesse. Sono venuto ad Ancona per conoscere i dirigenti, il progetto; quindi giovedì ho avuto il piacere di confrontarmi col presidente Marconi, persona di livello, e dopo ho firmato". Sarà sin da oggi pomeriggio a disposizione, cioè già pronto per qualche minuto dell’amichevole che l’Anconitana disputerà al Diana contro l’Osimana alle 16,30.

Il rodaggio finale in vista dell’esordio in campionato sabato 26 i casa del Marina a Senigallia. Zanon è stato preso per portare esperienza e leadership in difesa e nello spogliatoio. Difensore duttile, può giocare da centrale o da esterno: "L’Aquila è stata una scelta di vita – racconta –, bella e intensa. Potevo anche continuare a giocare nei professionisti, ma ho sfruttato la possibilità di stare vicino casa e gestire le mie attività. Adesso però pensare di avere un futuro all’Anconitana fa piacere". L’obiettivo della vittoria del campionato a tutti i costi non lo spaventa: "Ho vinto dalla Prima categoria alla B: giocatori e piazza remino tutti dalla stessa partei. A noi in campo il dovere di non sottovalutare mai l’avversario".

E sulla sua pelle ha vissuto le difficoltà del passaggio dal professionismo al profondo dilettantismo: "Non è tanto questione fisica, ma mentale. Si rischia di fare brutte figure se non ci si cala nella categoria. Io posso dire di avere ancora tanta voglia ancora di giocare e confrontarmi". Il ds Arcipreti infatti è pronto a chiudere per l’attaccante che tanto serve a Marco Lelli, accelerazione maturata dopo il dietrofront di Michele Boldrini. E non è escluso che torni di moda l’opportunità di puntellare ulteriormente il centrocampo con un regista.