Ancona calcio, ecco Marco Donadel: “Mi sono sentito subito come in famiglia”

Presentato il nuovo tecnico che oggi guiderà la squadra biancorossa nel primo allenamento

Ancona, 11 aprile 2023 – E’ cominciata ufficialmente l’era Donadel (video) ad Ancona. Il tecnico veneto ha firmato stamattina un contratto che lo lega alla società di patron Tiong fino a giugno 2023 e nel pomeriggio guiderà il primo allenamento al Del Conero.

Marco Donadel tra Roberto Ripa e Francesco Micciola
Marco Donadel tra Roberto Ripa e Francesco Micciola

Marco Donadel s’è presentato in sala stampa insieme all’amministratore delegato biancorosso, Roberto Ripa, e al direttore sportivo, Francesco Micciola, per la sua prima conferenza stampa da allenatore dell’Ancona. In un momento difficile, con la squadra che esce da dieci partite e sette punti, ma in cui l’ex Fiorentina punta soprattutto sull’aspetto mentale per risollevare la squadra anche e soprattutto in proiezione playoff. “Ringraziamo Colavitto per il lavoro svolto in questi anni, per le emozioni condivise e per il supporto e l'apporto dati alla crescita del club – ha detto Roberto Ripa –. Umanamente ci dispiace ma il nostro ruolo ci impone di guardare le cose dall’alto. Lo dobbiamo alla crescita del nostro club e ai tifosi che ci seguono, in trasferta, in casa, in televisione. Abbiamo ancora da tre a dodici partite, doveroso provarci fino in fondo”.

"Mi dispiace molto aver sollevato dall’incarico Gianluca Colavitto – ha aggiunto Francesco Micciola –, conoscete il nostro rapporto, l’affetto e la stima che mi legano a questa persona. Ma sono situazioni che succedono, nel calcio, e quando succedono io lavoro per il club. Ci sono capitate tante disavventure, finora, ma sono periodi che capitano e dai giocatori mi aspetto molto di più. E glielo dirò. Ora è arrivato un allenatore giovane che avrà il massimo supporto possibile, è alla prima esperienza ma da parte nostra faremo tutto il necessario”. Quindi è stato il turno di Marco Donadel: “Ad Ancona ho ricevuto subito un’accoglienza calorosa, quando si fanno le cose di fretta si rischia sempre di tralasciare qualche particolare, invece qui mi sono sentito subito come in una famiglia. Sono un ragazzo molto empatico e da tanti piccoli gesti vedo che qui sono stato voluto, le prime sensazioni sono molto positive. Chiuderei con il passato e con quello che è stato dicendo una cosa: son qua perché il periodo è negativo, ma se l’Ancona è sicura di giocare i playoff e mi sta dando una grandissima possibilità, è merito del direttore, dei giocatori e di Colavitto. Se hanno fatto sette punti in dieci partite e sono settimi vuol dire che prima hanno fatto dei miracoli. Le spiegazioni e le pozioni magiche non esistono, quello che posso fare è vedere le qualità che hanno questi ragazzi e che li hanno portati a essere così competitivi e poi decidere cosa fare. Ci riuniremo intorno alle certezze, faremo gruppo e lasceremo da parte negatività e incertezze”.