Non c’è più tempo per piangere Le parole di Tiong sono chiare

La squadra ha bisogno di fare uno scatto decisivo. Si rivede anche D’Eramo. La sfortuna di bomber Melchiorri.

Non c’è più tempo per piangere  Le parole di Tiong sono chiare
Non c’è più tempo per piangere Le parole di Tiong sono chiare

Come avevamo scritto su queste colonne, l’attuale situazione dell’Ancona richiede non solo la massima efficacia di intervento da parte di Mister Donadel e dei giocatori, ma anche della società e della dirigenza. Quest’ultima, dopo il ko di Recanati nell’ultima partita della stagione regolare, non ha praticamente rilasciato dichiarazioni, e questo silenzio è sembrato a qualcuno come un "togliere la faccia" rispetto alla delicatezza del momento. In realtà, lo abbiamo capito in questi ultimi giorni, è stato lasciato campo aperto ed esclusivo a Patron Tony Tiong, che non ha mancato di intervenire dall’Asia con messaggi molto chiari ed efficaci rivolti a tutti. Prima, con il suggestivo elogio tributato via Instagram alla squadra gallese del Wrexham, con il chiaro intento di generare spirito di emulazione nell’ambiente dell’Ancona stessa; poi, con la lettera aperta in cui invita tutti al massimo dell’impegno e della coesione in funzione di un obiettivo inequivocabile: superare il primo turno dei play-off contro la Lucchese, e procedere poi al meglio in quelli successivi. Bisogna dare atto al Presidente di essere capace di stare vicino alla squadra anche "da remote", utilizzando al massimo le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, al punto tale da sembrare quasi presente in città e negli allenamenti al Del Conero, negli ultimi giorni. Allenamenti che vedono impegnati, pur cautelativamente ancora in forma differenziata, anche Petrella e Camigliano, alle prese con infortuni che dovrebbero essere ampiamenti recuperabili in vista della gara dell’ 11 maggio, così come in piena efficienza dovrebbe esserci Melchiorri, senza alcuna protezione ortopedica. Si registra inoltre il gradito rientro sul terremo verde da parte di Michael D’Eramo, i cui tempi di pieno recupero non sono però al momento noti. A proposito di D’Eramo e di Melchiorri, questi due giocatori sono emblematici di quella che è stata anche una grande dose di sfortuna come causa del rendimento calante dell’Ancona, demeriti complessivi a parte. Il primo subì un grave infortunio a Siena a dicembre, proprio dopo l’ "eurogol" segnato in casa contro la Recanatese, e soprattutto proprio durante un momento di forma eccellente, di grande apporto dato alla squadra. Melchiorri, dal canto suo, con l’infortunio al braccio destro nel quale incorse nel primo tempo della sfida contro il Cesena lo scorso marzo, condizionò in modo evidente sia l’andamento di quel match, sia di quelli immediatamente successivi, costituendo egli ormai un punto di riferimento sia per le realizzazioni che per gli assist. E’stato proprio l’andamento della partita contro i bianconeri romagnoli al Del Conero a dare, a nostro avviso, una virata negativa decisiva alle prestazioni dei dorici in campionato. Comunque, tempo per recuperare energie ce n’é, per recriminare no, quindi sia alla squadra che a tutto l’ambiente non resta che ascoltare le accorate e autorevoli esortazioni di Tiong, farne tesoro e metterle in pratica.

Gianmarco Minossi