
Nella giornata di ieri l’insediamento formale, ma già da lunedì Simone Rocchetti è sceso in pista come nuovo presidente dell’atletica marchigiana. Due giorni dopo l’elezione avvenuta sabato al PalaIndoor.
Rocchetti, 52 anni, avvocato anconetano, ma residente a Macerata, ha ottenuto 1180 voti (52,80%) contro le 1045 preferenze (46,76%) dell’altro candidato Fabio Romagnoli ricevendo il testimone da Giuseppe Scorzoso a capo del movimento dal 2012.
"Siamo partiti già a razzo e con le migliori intenzioni. Cercherò di dare il massimo per centrare gli obiettivi - dice il primo dirigente del Comitato regionale Fidal Marche che guiderà l’atletica marchigiana per il prossimo quadriennio -". Rocchetti una vita nell’atletica. Iniziando come atleta, a 20 anni, con la Polisportiva Candia.
"La passione per l’atletica me l’ha trasmessa il mio professore di ginnastica delle superiori, un certo Gianni Del Buono, ex mezzofondista e primatista italiano. Iniziai poi a gareggiare al Palio di Ancona nella corsa dei rioni. Ho disputato anche vari campionati italiani".
Atleta amatore e agonista, nominato a 28 anni in consiglio quota atleti. Ma anche giudice unico regionale, vice presidente del comitato oltre ad avere il patentino di istruttore e avere fondato agli inizi del 2000 l’Atletica Ancona assieme ai vari Fabrizio Dubbini, Luca Martelli e Simone Ciavattini divenuta poi Sef Stamura.
Ora la nomina più importante e impegnativa. "C’è molto da fare, il lavoro non manca. C’è da rinnovare, ma deve essere un rinnovamento abbastanza guidato e mirato. Non posso buttare via tutto quello che di buono è stato fatto. Coinvolgerà quasi tutti e tutto.
Dal settore tecnico a quello degli impianti, dalla gestione e trasparenza delle azioni amministrative al contatto con le società, coinvolgendo tutti i vari settori dell’atletica.
Partendo sicuramente dai due problemi più urgenti: quello del gruppo giudici gara e dell’organizzazione e svolgimento dei corsi di formazioni per i tecnici". E le gare incombono. Nel fine settimana tutti in pista al PalaIndoor.
"Siamo pronti e con un protocollo anti Covid molto rigido. Ci aspettano due mesi intensi con vari meeting, ma anche con le organizzazioni di tutti i campionati italiani giovanili, assoluti e master.
E sarà un’organizzazione estremamente delicata e difficile per via del virus". In pista anche i big Tamberi e Barontini.
"Sono le eccellenze della nostra atletica. Bisogna seguirli e mantenerli al top.
Sono sicuro che li vedremo entrambi alle Olimpiadi e forse non è mai capitato di avere due atleti di Ancona.
Ma dietro c’è anche un bel movimento giovanile, c’è fervore un po’ in tutto il territorio regionale, anche se stiamo vivendo grosse difficoltà visto l’annullamento per il virus di varie competizioni".
Nella foto: a sinistra Simone Rocchetti, a destra Fabio Romagnoli