Per l’Ancona la svolta si chiama infermeria

Da Petrella a Paolucci fino a Spagnoli, le assenze per gli infortuni pesano sul rendimento dei dorici. Fuori per squalifica pure Mondonico

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di Giuseppe Poli

Ancona mai al completo, rendimento condizionato dalle assenze, giocatori squalificati, altri in infermeria. E’ un refrain già sentito, in queste diciassette giornate di campionato, ma la considerazione che può sembrare un lamento o un alibi dietro cui nascondersi quando le cose non vanno bene, corrisponde a verità. I numeri lo testimoniano. Mirco Petrella, infortunatosi prima dell’esordio dell’Ancona in campionato contro il Siena, ha saltato le prime cinque partite, poi ne ha giocate sei, tre partendo dalla panchina e tre da titolare, ma compresa quella in cui s’è infortunato di nuovo dopo appena 2’. Quindi altre cinque sfide ai box, per tornare convocato nell’ultima gara contro l’Alessandria. Totale: 6 gare disputate, 3 da titolare, su 17, ma anche un gol e tre assist che testimoniano quanto prezioso sia il giocatore per l’assetto offensivo dell’Ancona. Petrella sembra pronto per cominciare a essere utilizzato un po’ per volta, probabilmente partendo tra le riserve come ha fatto sabato scorso. Se tutto proseguirà nel modo giusto lo si potrebbe rivedere in campo già a Rimini. Lorenzo Paolucci ha giocato i primi sette incontri, poi s’è fermato per cinque gare, poi è partito dalla panchina ma è sceso in campo con l’Imolese, s’è infortunato di nuovo, e ne ha saltate altre quattro. Totale: 8 partite giocate, 7 da titolare, ma anche due gol e un assist, anche qui a testimoniare l’importanza della mezzala per lo schieramento dell’Ancona. Paolucci non è ancora tornato, ma il suo recupero sembra imminente: se questa settimana tornerà ad allenarsi con la squadra potrebbe essere convocato per la partita di Rimini almeno per andare in panchina. Filippo Perucchini ha disputato le prime cinque partite, ma nell’ultima di queste, a Pesaro, s’è infortunato dopo 15’, ha saltato le successive tre e poi per altre due gare s’è accomodato in panchina. Su 17 incontri ne ha giocati 12. Michael D’Eramo, jolly che non figurerebbe, in teoria, nell’undici ideale, ma che sabato scorso ha sbloccato la partita contro l’Alessandria, ha giocato 14 partite, sette da titolare, una è rimasto in panchina e due le ha saltate per infortunio. Alberto Spagnoli, il bomber con nove reti all’attivo, ha giocato finora 15 gare da titolare, più una partendo tra le riserve. Ed è attualmente fuori per recuperare dall’infortunio al ginocchio. E poi c’è Filippo Berardi, mai entrato in campo finora, in una stagione e mezza. Il giocatore, però, sta progressivamente migliorando e non è escluso che possa fare il suo esordio con i biancorossi nei prossimi incontri, specialmente per dare una mano all’attacco vista l’assenza di Spagnoli. Sul fronte squalifiche, infine, cinque giornate fuori su 17 per Davide Mondonico che dunque ha disputato 12 partite. Sono tutte assenze che pesano, finora, sul rendimento della squadra di Colavitto, che recuperando gli assenti e facendo più attenzione ai cartellini gialli e rossi potrebbe riuscire a cambiare marcia già dalle prossime sfide. Se la sfortuna le concederà un po’ di tregua.