Perucchini uomo ragno Fortissimo tra i pali, 20 volte la porta inviolata

Il numero biancorosso è uno dei punti fermi anche per il prossimo anno

di Gianmarco Minossi

E’ stata una delle note più liete in questa stagione dell’Ancona e proprio per questo motivo non risulta difficile credere che sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato biancorosso, anche se la società farà di tutto per trattenerlo: perché Filippo Perucchini è uno dei pilastri da cui ripartire per la prossima annata, proprio per le prestazioni messe in luce quest’anno (non ultime, quelle nella doppia gara play-off contro il Lecco).

Lo testimoniano i venti clean sheets di cui è stato protagonista quest’anno, nel quale ha sempre garantito la massima sicurezza al reparto arretrato dell’Ancona: dove non arrivavano i difensori, ci hanno pensato le sue manone, che in più di una circostanza hanno permesso ai dorici di tornare a casa col bottino pieno. Eppure l’inizio non era stato dei migliori: complice quella leggerezza nella quale incappò contro il Gubbio e che costò all’Ancona una sconfitta casalinga, l’ex estremo difensore del Teramo finì nell’occhio del ciclone così come tutta la squadra, protagonista di un avvio altalenante dal quale si seppe poi riprendere. Grazie anche alle ottime prove offerte da Filippo, a febbraio la squadra è riuscita ad arrivare nei piani alti della classifica, salvo poi accusare un vistoso calo di rendimento: anche nei momenti più bui, Perucchini è sempre stato uno dei pochi a salvarsi. Lo testimoniano i voti alti che ha ricevuto anche quando i dorici sono usciti sconfitti con due o tre gol subiti, segno che quando c’era da essere reattivi, il portierone ha sempre risposto presente. Perucchini non ha mai smesso di credere nelle sue capacità: ha sempre lavorato, fatto sacrifici e saputo reagire alle intere stagioni passate in panchina come successo nelle esperienze di Lecco e Chieti o a Benevento, prima e ad Empoli poi in Serie B. Del resto, il "Peru", come viene affettuosamente soprannominato, della Serie C è ormai un veterano: dopo aver compiuto la trafila nel settore giovanile del Milan infatti, Filippo ha compiuto un lungo viaggio partito da Lecce, dove tra il 2013 e il 2016 colleziona 52 presenze lasciando un ottimo ricordo. Le prestazioni in maglia giallorossa gli valgono, nel 2016, la chiamata del Bologna che lo ingaggia a parametro zero. Tuttavia, l’esperienza con i rossoblù non ha portato grandi soddisfazioni: ma niente paura. Torna quindi in Salento dove a 21 anni, con 50 partite giocate, Perucchini trova il riscatto. Lui e il Lecce conquistano la promozione in Serie B, dove ritorna a giocare dopo la stagione vissuta a Varese. Poi le altre parentesi: Ascoli, Empoli, Pistoiese e Teramo, prima di abbracciare la causa dell’Ancona la scorsa estate. I numeri parlano per lui: 28 reti subite su 31 partite disputate, certificano l’ottimo rendimento di Perucchini, che nonostante l’infortunio subito a fine settembre alla spalla che lo ha costretto a stare fuori un mese, si è sempre fatto valere.

Ecco perché l’anno prossimo vale la pena ripartire da lui: ricominciare da un portiere esperto della categoria può essere già un chiaro indicatore delle ambizioni di una società che, anno dopo anno, dimostra di voler puntare a traguardi sempre più importanti.

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