"Potevamo vincerla e l’abbiamo persa"

Visibilmente deluso dal risultato Gianluca Colavitto a fine gara: "Abbiamo incontrato una squadra importante di questo girone che dirà la sua fino alla fine. Di fronte a loro siamo entrati in campo con il piglio giusto, la necessaria cattiveria e la voglia di passare il turno. Loro però l’hanno messa dentro, e passano il turno, e noi invece no". Sulle tre sconfitte consecutive davanti al suo pubblico, Colavitto ammette: "Il Del Conero è un tabù, è vero, è un dato di fatto. La realtà è che in casa facciamo fatica. L’importante è che in settimana vedo i giocatori e quello che danno e questo mi dà la forza di alzare la testa e lavorare, come fanno loro. E’ un momento che sta andando in questo modo. Dobbiamo assolutamente invertire il trend in casa, sta mancando solo il risultato che però è l’essenza di questo sport". E ancora: "Dobbiamo migliorare nelle scelte finali, anche stavolta i presupposti per fare male li abbiamo costruiti, purtroppo ci manca quel qualcosa in più. Quando rubiamo palla nella metà campo avversaria abbiamo difficoltà nel fare la cosa giusta. Sarà compito mio cercare di migliorare questo aspetto dell’organico".

Sui singoli: "Con Petrella eravamo d’accordo che avrebbe fatto un quarto d’ora circa per poi essere cambiato. A Barnabà non puoi chiedere di reggere il confronto con Piscitella, ma alla fine ha fatto la partita che doveva fare e ha onorato la maglia. Poi ci sono anche gli avversari, la loro bravura, i momenti della partita". Però così non va e non può andare: "Abbiamo perso, siamo arrabbiati – continua il tecnico – . Potevamo vincerla e l’abbiamo persa. Dobbiamo capire il perché, nonostante il fatto che ci sia stata la prestazione. Il tifoso paga e ha ragione di contestare, ma in generale dobbiamo sempre cercare di mantenere l’equilibrio e di essere consapevoli del processo che si sta facendo ad Ancona".

g.p.